Microplastiche, sollecito di Marevivo perché la legge sia approvata al Senato
ROMA – Da troppi mesi la legge contro le microplastiche giace al Senato – scrive la presidente di Marevivo Rosalba Giugni – in attesa di essere discussa: per questo Marevivo ne sollecita l’approvazione prima della chiusura estiva dei lavori parlamentari. “Perché, prima delle vacanze, egregi Senatori, non fate un regalo al mare approvando una legge che può rappresentare un primo, vero successo contro la plastica che sta invadendo i nostri mari?”, scrive ancora Rosalba Giugni in una lettera inviata alle Commissioni Ambiente, Industria, Sanità e Finanza del Senato e ai presidenti dei gruppi parlamentari e condivisa anche sulla piattaforma di petizioni, change.org.
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“Egregi Senatori, che avete il compito di esaminare il Disegno di Legge – AS n. 2582 “Disposizioni in materia di composizione dei prodotti cosmetici e disciplina del marchio italiano di qualità ecologica”, vi chiediamo di fare un regalo al mare prima della pausa estiva: licenziate questa legge passata all’unanimità, lo scorso 24 ottobre, alla Camera dei Deputati e attualmente al vaglio delle Commissioni del Senato”.
A sollecitare l’approvazione della legge sono l’associazione Marevivo, che per prima ha promosso questa iniziativa parlamentare con la campagna “Mare mostro”, 34 Università del CoNISMa – Consorzio interuniversitario per le Scienze del Mare – e soprattutto un intero ecosistema, quello marino che sta soffocando a causa della plastica.
“I nostri oceani, il nostro futuro” è stata la frase con cui il Segretario Generale ONU, Antonio Guterres, ha aperto la Conferenza mondiale degli Oceani a New York lo scorso 8 maggio. Ma per dare realmente un futuro agli oceani è necessario agire subito!
Il Rapporto Frontiers 2016, rilasciato dall’UNEP, inserisce l’inquinamento da microplastiche negli oceani tra le 6 minacce ambientali emergenti e nel dossier “Plastic in Cosmetics: Are We Polluting the Environment Through Our Personal Care?” si raccomanda ai Governi di impegnarsi per la messa al bando di questi ingredienti altamente inquinanti.
Negli Stati Uniti con una legge federale, voluta da Obama, sono state proibite le microplastiche nei cosmetici e noi cosa stiamo aspettando?
Il pericolo più immediato è l’insinuarsi della plastica nella catena alimentare, con gravi ripercussioni sulla salute umana. Attualmente, diverse Università ne stanno studiando gli effetti e i dati che emergono sono preoccupanti: oltre che nei residui stomacali di pesci e uccelli mammiferi, la plastica è stata trovata anche in animali filtratori come le cozze e addirittura nel plancton, cioè la base della catena trofica da cui parte tutta la vita del mare e del Pianeta. Quanta plastica il nostro organismo potrà realmente sopportare?
Sarebbe, dunque, un passo importante e una dimostrazione di responsabilità se l’Italia adottasse questa legge per prima, promuovendone anche una simile con gli altri Paesi dell’Unione Europea.
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