Spigolature di Ferragosto
LIVORNO – Voglio provarci anch’io: siamo sotto Ferragosto, incombe il diritto a riposare anche le meningi: e il cazzeggio. Perché no, allora, una velocissima rassegna sulle spigolature colte qua e là sui temi dell’economia? Temi “light”, ferragostiani. Guardandoci intorno, fuori dalle cose strettamente di casa nostra. L’ho premesso: se non v’interessa, grazie lo stesso.
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Lego che Alibaba, il colosso cinese che sulla scia di Amazon sta stracciando tutti i record di vendita via Web, entra di prepotenza nel settore del turismo ospitando nei suoi siti la catena alberghiera Marriot, la prima al mondo. In Europa Alibaba ha già un giro d’affari di pochi miliardi, contro i 38,5 miliardi di Amazon. Ma l’ingresso del campione cinese dell’e-commerce nel turismo viene giudicato intelligente come il cavallo di Troia. Spiegazione: nel 2016 i cinesi hanno speso in viaggi all’estero 100 miliardi di dollari e il trend è in forte crescita. Domanda: quanta Italia del turismo c’è nell’e-commerce?
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Si disserta tanto delle scandalose liquidazioni dei politici, e quasi sempre a ragione. Ma anche la mia categoria, quella dei giornalisti, qualche noterella se la merita. Non parlo di noi giornalisti di periferia, dell’infinita massa dei precari sottopagati, vera “carne da cannone” del Molok infomativo. Parlo dei mega-contratti della Rai, sputtanati su tutti i giornali: e della notizia piccina piccina (titolino a 1 col pag. 24) data tre giorni fa da Il sole-24 Ore dell’”incentivo all’esodo” all’ex direttore del giornale Roberto Napoletano, pari a 700 mila euro. Non commento: ma quanta invidia…
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L’istituto Bruno Leoni, specializzato in economia, ha presentato in questi giorni una proposta di revisione fiscale a prima vista meno attrattiva della “flat tax” di cui si disserta – questi sono tempi di massacro fiscale di tutti gli italiani onesti – ma altrettanto significativa: ovvero una riforma che ci faccia sapere quanto davvero ciascuno di noi paga di tasse, tra dirette e indirette. Con la conseguente ammissione che non lo sappiamo, non riusciamo a saperlo nella ragnatela che riforme sbagliate e codicilli hanno creato negli anni. Ma mi viene un dubbio: sarà forse meglio non saperlo, per non rischiare l’infarto?
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I tanti, tantissimi incendi di questi tempi in Italia, avrebbero come origine – almeno in alcuni casi – i vigili del fuoco ausiliari. Abbiamo letto che ne hanno arrestati in fragrante, rei confessi. Motivo: senza incendi non lavorano. Cosa non si farebbe pur di portare una pagnotta a casa…
(Il gabbiere)
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