Meloria, continua lo scippo
LIVORNO – Il test vero, dopo tanti annunci, è stato quello della settimana scorsa, Ferragosto compreso: quando con la spinta determinante del caldo africano, sono state centinaia le barche e le barchette che si sono spinte fino alle secche della Meloria, tradizionale ancoraggio del popolo dei Fossi labronici.
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A fronte dei tanti annunci da parte dell’Ente Parco Migliarino & San Rossore, poche le novità nel controllo accurato sugli ancoraggi, a parte quelli devoluti alla Guardia Costiera che ha dovuto essere onnipresente anche lungo la costa. Nessuna raccolta di rifiuti, nessun ausilio agli ancoraggi fuori dalla prateria di posidonia, nessuna guida. Passati i tempi in cui Marevivo, per delega della Provincia di Claudio Frontera, aveva predisposto gavitelli per evitare le ancore e raccoglieva quotidianamente o meno i rifiuti dai contenitori che aveva piazzato sotto la torre. Oggi i gommoni dell’associazione ambientalista svolgono la stessa operazione a Calafuria – in lotta perenne con i cinghiali che sventrano i contenitori dei rifiuti – e a cala dei Leoni, grazie all’accordo con l’Amps fortemente supportato dallo stesso sindaco di Livorno. Per la Meloria, vale l’accorato appello del consorzio dei circoli nautici livornesi: tutela si, disinteresse e “ticket” d’ingresso assolutamente no. E poi la gestione pisana delle secche livornesi, uno scippo che pochi accettano…
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