Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il “correttivo” alla Riforma Delrio al prossimo consiglio dei ministri

Graziano Delrio.

ROMA – L’appuntamento in consiglio dei ministri è per venerdì 15 settembre, praticamente lo stesso giorno di riapertura delle Camere. E non sarà un appuntamento da poco perché i ministri saranno chiamati ad esprimersi sul testo del “Correttivo Porti”, finalmente sbloccato dall’ufficio legislativo del governo dopo averci ponzato sopra per almeno un paio di mesi. L’OK dell’ufficio legislativo ha comportato alcune marginali modifiche, ma sono rimasti intatti i due temi fondamentali: il “niet” a chi ha incarichi politici (sindaci, presidenti di Regione, forse assessori o altro) nei comitati di gestione delle Autorità di sistema; e la revisione dei contributi all’Autorità di regolazione dei trasporti, che oggi incidono per circa 20 milioni praticamente solo sulle aziende dell’autotrasporto.

[hidepost]

Sul primo tema, facile immaginare che ci sarà battaglia politica, peraltro già annunciata in parlamento da tutte le opposizioni, a cominciare dai 5Stelle ma anche da Forza Italia (che ha un proprio sindaco nel comitato della Sardegna). Si tratta di vedere, ovviamente, come sarà articolato il testo, visto che il Pd ha anche l’imbarazzo del presidente della Regione Friuli nel comitato di Trieste.

Il secondo tema, quello dei contributi all’Autorità istituita per la regolamentazione del comparto trasporti, risponde a una lunga battaglia portata avanti da Confetra, ma anche da altre associazioni, per alleggerire l’onere dell’Autorità stessa su un settore, l’autotrasporto, che certo non cola oro. Si parla di allargare la contribuzione anche a settori ad oggi esclusi come le ferrovie e forse certe derivazioni del terminalismo. Tutto da vedere, sperando che arrivino chiarimenti e non ulteriori incertezze interpretative.

(A.F.)

[/hidepost]

Pubblicato il
30 Agosto 2017
Ultima modifica
5 Settembre 2017 - ora: 15:55

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora