Livorno alla doppia verifica
LIVORNO – La convocazione del comitato di gestione dell’Autorità di sistema, ufficializzata dal presidente Stefano Corsini per lunedì prossimo 4 settembre, non è passata senza reazioni. La prima, peraltro prevedibile, è stata quella del sindaco di Livorno Filippo Nogarin: che ha presentato un secondo formale ricorso – istanza subito all’esame dell’ufficio legislativo del MIT – impugnando le motivazioni addotte dal presidente Corsini, anche nelle more – ha scritto il sindaco Nogarin – del primo ricorso al Tar di Firenze ancora pendente.
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Qualche perplessità anche nei settori dell’imprenditoria portuale, malgrado ci fossero da tempo crescenti pressioni perché venisse superato quello che viene considerato un “commissariamento statico” del porto. Le perplessità continuano a riguardare il tema principale della convocazione, ovvero la nomina del segretario generale del “sistema”. Per quanto il presidente Corsini abbia a più riprese sostenuto che il segretario generale è elemento non determinante, in quanto non decisionale ma meramente operativo – come in realtà non è stato con la presidenza Gallanti – è anche chiaro che la “governance” troverà i suoi assetti definitivi solo con la completezza degli organi, segretario generale e “parlamentino” consultivo compresi.
Lunedì sarà una giornata importante anche per un altro verso. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha convocato per il pomeriggio il comitato di monitoraggio sui temi della Darsena Europa, per verificare come stiano procedendo i lavori di riprogettazione del porto container del futuro. Rossi è deciso a non dare tregua perché si brucino i tempi e considera la velocizzazione di tutto quello che è possibile velocizzare come un proprio impegno personale, legato alla sua stessa carica regionale e agli impegni finanziari assunti per il porto e l’intero sistema portuale di Corsini. Per quello che si sa gli uffici tecnici dell’Authority stanno lavorando sul progetto e si sono visti da Claudio Vanni anche i referenti della Ocean Shipping Consultant, cioè dell’advisor del precedente (e abortito) grande progetto.
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