Aponte deciso: “Alternativa a Confitarma”
GENOVA – La risposta indiretta alla nostra intervista a Emanuele Grimaldi sulla “guerra” in corso su Confitarma, arriva da Gianluigi Aponte, mega-armatore della grande Mediterranean Shipping Company (MSC) sul sito web di Medi telegraph.
E’ in corso – dice Aponte – una guerra di noli: io sono diventato ciò che sono, difendendomi. In questo momento c’è un attacco da parte di tutti, perché lo spazio e il carico sono quello che sono. Possiamo combattere questa battaglia solo aumentando i volumi e noi cerchiamo di aumentare anche la taglia delle navi».
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E la ventilata uscita delle sue compagnie e di altre da Confitarma? «Penso siano state delle scelte giuste – risponde Aponte – noi vogliamo un’organizzazione di tutti che faccia gli interessi di tutti. E apparentemente la Confitarma di prima non era così. Serve invece un’associazione indipendente. La divisione è stata giusta: noi andremo avanti nell’interesse di tutti». Sulle soluzioni, l’armatore ipotizza di entrare in Fedarlinea, eventualmente modificandone lo statuto. “Ma è chiaro che serve un’altra confederazione – dice – rispetto a Confitarma”, che a suo dire non risponde più alle esigenze del Paese.
Pare dunque rinviato al mittente l’appello di Emanuele Grimaldi a ritrovare l’unità associativa per meglio affrontare le sfide globali del mercato dei noli. Sui tempi di maturazione dell’annunciata scissione giocheranno molti elementi, compreso quello dei piani del governo nazionale per l’attuazione pratica dei tanti provvedimenti ancora in itinere per la logistica integrata, per i porti e per le Autostrade del mare. Nel frattempo è partita anche una “campagna acquisti” tra gli armatori iscritti a Confitarma, in vista di una ufficializzazione della “secessione” probabilmente entro i primi di ottobre.
A.F.
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