Trasportounito: inascoltati allarmi sicurezza
GENOVA – Non è corretto criminalizzare l’autotrasporto ogni volta che c’è un incidente. Lo afferma Trasportounito in una nota. E’ tuttavia evidente – sostiene – che il problema dell’irregolarità deve essere affrontato prendendo atto, come denunciato anni fa in un dossier presentato alle istituzioni, che è conseguente all’incertezza normativa del mercato italiano dell’Autotrasporto.
Dopo il clamoroso blackout causato sulle autostrade liguri dagli incidenti di mezzi pesanti, diventano evidenti a tutti le precise responsabilità anche istituzionali nel mancato intervento sui fattori ormai cronici del trasporto merci su gomma.
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Secondo Tagnochetti di Trasportounito Genova, sono tre le macro questioni da affrontare con poche regole chiare e controllabili:
– la concorrenza sleale di vettori esteri che fanno dumping tariffario;
– gli autisti affittati da agenzie estere, costretti a infrangere le regole di guida e di riposo e a vivere da schiavi;
– la crisi finanziaria delle imprese italiane, dovuta in particolare da incassi ritardati anche di 6 mesi e pagamento dei costi (gasolio, autostrade, assicurazioni, conducenti) immediati.
Il prossimo Governo dovrà cancellare una giungla di norme impraticabili e affrontare la destrutturazione in atto fornendo garanzie alle imprese che vogliono competere in un regolare mercato dei trasporti su gomma, che garantisce l’80% della consegna delle merci.
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