Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Le più nuove navi da crociera sposano l’alimentazione a GNL

GENOVA – Carnival Lines, il gruppo da crociera più forte del mondo – cui appartiene anche l’italiana Costa Crociere – ha ingranato la marcia alta negli ordini per nuove unità con alimentazione a gas GNL, varando un programma di ben sette navi con un costo approssimativo di un miliardo di dollari per ciascuna. Per l’esattezza, l’alimentazione dei motori sarà doppia, utilizzando il GNL principalmente per le soste in porto quando i motori sono accesi per fornire energia e questi grandi hotel galleggianti, ma anche in navigazione, con consistenti risparmi economici e ulteriore protezione per l’ambiente.

[hidepost]

Nel cantiere tedesco Meyer Werft, che opera a Turku in Finlandia, è stata tagliata due giorni fa la prima lamiera della nave per la Costa che sarà consegnata nel 2019. Ma sarà preceduta da “Aida Nova”, sempre del gruppo Carnival, prevista in consegna nell’autunno dell’anno prossimo. Altre unità con il marchio Carnival o con quello P&O Cruises, saranno consegnate tra il 2020 e il 2022 completando il programma delle navi con motorizzazione alimentata a GNL. Per la costruzione di questo importante insieme di navi da crociera saranno utilizzati sia il cantiere di Turku sia quello tedesco di Papenburg.

Le due navi Costa che fanno parte del programma avranno una stazza lorda di 180 mila tonnellate con 2600 cabine e un totale di 6.600 passeggeri.

Ma la sfida relativa all’alimentazione a GNL non si ferma a Carnival. Anche MSC Crociere ha ordinato due unità alimentate a gas, con una opzione per altre due, firmando i relativi contratti con Stx France. Le sue navi avranno una stazza lorda di 200 mila tonnellate , 2760 cabine e potranno imbarcare quasi 7 mila passeggeri. Consegne previste nel 2022 e 2024.

Da questi ordini, e dalle notizie raccolte tra i costruttori di motori navali ibridi (GNL e nafta) risulta evidente che il settore delle unità da crociera sta virando decisamente verso queste forme di alimentazione. Il che impone anche l’adeguamento del sistema costiero di rifornimenti navale con apposite stazioni in grado di erogare GNL. E’ una sfida complessa, perché le navi da crociera vanno cercando sempre nuovi scali di interesse turistico e non sempre è possibile adeguare il sistema costiero di riferimento a queste scelte. Da qui la necessità di una programmazione nazionale, che di fatto è stata avviata ma risente ancora dell’isteresi della partenza.

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Settembre 2017

Potrebbe interessarti

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora