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Il valzer al MIT con Coletta alla vigilanza porti

Mauro Coletta

ROMA – I giochi erano già stati annunciati a fine luglio, ma le ferie estive e le tante fibrillazioni ministeriali li hanno ritardati. Il reale passaggio di consegne nella rotazione dei dirigenti del MIT è avvenuto la scorsa settimana ed ha coinvolto i dirigenti Vincenzo Cinelli, Mauro Coletta, Enrico Maria Pujia e Bernardette Veca. Il tutto, giustificato da quanto previsto nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione (legge Madia). Alla fine del 2016 risultavano 28 dirigenti con funzioni dirigenziali generali ed è probabile che nel prossimo futuro avvengano anche altri cambiamenti.

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Nuovo direttore generale del trasporto marittimo e vie d’acqua interne è oggi Mauro Coletta, che viene dalla direzione generale delle autostrade, dove ha avuto i suoi guai (“Il Fatto Quotidiano”) anche nella vicenda del ponte crollato sulla A – 14 lo scorso maggio. Vicenda conclusa però senza conseguenze. Coletta è un esperto specie nelle concessioni, e potrebbe portare una qualche novità anche per quanto riguarda la riforma di quelle portuali.

A sua volta Enrico Maria Pujia – che ha inviato messaggi di saluto e ringraziamento anche alla stampa di settore – è stato passato alla direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie, in precedenza retto dall’ingegner Antonio Parente, un settore considerato sempre più strategico per la logistica dell’Ue. Al posto di Coletta è arrivato Vincenzo Cinelli dal controllo dighe.

Sugli incarichi di vertice all’interno del ministero si erano appuntati, nei mesi scorsi, molti interventi critici di parte della stampa romana, che hanno attributo al ministro Delrio anche una volontà di “repulisti” dopo la gestione Lupi. Su “Milano Finanza” di fine luglio i cambiamenti oggi in atto erano stati puntualmente anticipati con il commento del “più ampio valzer di poltrone degli ultimi vent’anni”.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
20 Settembre 2017

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