Paduletta e i princìpi del diritto
LIVORNO – Strana storia quella della gara aperta dal Comune per la gestione delle aree Spil della Paduletta e affini. Non è strana perché il tutto è affidato al Tar: ormai siamo abituati – purtroppo – a vedere che le scelte operative sul porto labronico e anche su altri non avvengono per valutazioni di carattere logistico ma sulla punta delle baionette delle interpretazioni giuridiche, non sempre in linea con la logica. E con uno strascico di interpretazioni abbastanza sorprendenti, come i peana di vittoria sollevati un po’ fuori luogo dalla mancata sospensiva. Omnia tempus habet (Ecclesiaste III)
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In questo caso però, il Tar potrebbe davvero ristabilire un principio di diritto che i termini della gara aperta dal Comune sembrerebbero aver come minimo forzato. Non siamo noi, che giuristi non siamo, ad esprimere dubbi in merito: è buona parte del cluster portuale a sussurrarlo. E del resto, pare che ci sia davvero poco da aspettare ormai, visto che è previsto per martedì prossimo 11 ottobre il dibattito al Tar di Firenze sul merito del ricorso.
Sul tema, in questi giorni non sono mancate le esternazioni: dei due gruppi ammessi alla gara – Palumbo ISS e Spinelli Srl – e dei loro fiancheggiatori. Molto più silenziosa la Cilp, che pure è quella che ha ricorso al Tar e che ritiene ancora oggi di avere buone possibilità di veder silurare la gara: ma è un silenzio che risponde al principio del Low Profile da sempre scelto dai soci privati della Compagnia impresa. Che parleranno, se parleranno, solo dopo il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale. A presto.
A.F.
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