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Delrio punta su Monti

(da sx) Monti, Delrio e Orlando.

PALERMO – «Servono nuove strutture, ma dobbiamo concentrarci su quello che abbiamo. Vogliamo discutere con Fincantieri sul polo di Palermo. Credo che ci siano le condizioni per parlarne, ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti gli operatori». Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, nella recente visita all’autorità portuale di Palermo dopo l’inaugurazione della tratta ferroviaria Campofelice di Roccella-Ogliastrillo sulla Palermo-Messina.

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“Oggi la debolezza del sistema a Palermo non è l’aeroporto né del trasporto pubblico in città o fuori perché ci sono tanti cantieri ferroviari già finanziati – ha aggiunto – Il vero punto di debolezza è il porto. Dobbiamo dimostrare che possiamo invertire la rotta. La disponibilità del ministero c’è tutta». Ed ha aggiunto di essere molto confortato dalla presidenza di Pasqualino Monti. “E’ uno dei migliori elementi che abbiamo a disposizione – ha detto di Monti Delrio – e con la riforma in atto sono certo che saprà dare la giusta spinta al porto”.

E’ stata una giornata intensa per il ministro che ha preso parte a un incontro con le autorità locali e il cluster portuale. Ha aperto i lavori il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che si è soffermato sull’importanza che riveste oggi il porto in un’ottica di collaborazione tra tutti gli enti locali. «Da tre anni abbiamo costruito un sistema stabile con Anas, ferrovie e l’autorità portuale che ha per oggetto la mobilità della Sicilia – ha detto il primo cittadino – da sindaco assicurerò sempre la piena collaborazione della mia amministrazione perché Palermo è porto, il porto è Palermo».

Delrio Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale, ha mostrato apprezzamento per la battuta del sindaco. «È un punto di partenza positivo – ha detto – quando è possibile interfacciarsi in maniera diretta con il sindaco con il quale dialogheremo nell’ambito di un progetto di riqualificazione dell’area porto». Uno scalo – ha detto ancora Monti – che necessita di nuove infrastrutture se vuole ancora rimanere leader del Mediterraneo. «Dobbiamo continuare ad essere l’industria di riferimento per l’intero versante occidentale in ambito croceristico – ha continuato Monti – Oggi ci scontriamo con una struttura di ricezione poco consona. Serve un’opera di demolizione e di ricostruzione di strutture necessarie a rendere dignitoso l’ambito portuale». Obiettivo comune sarà di restituire dignità al porto grazie all’arrivo di ulteriori finanziamenti statali che consentiranno l’utilizzo di nuovi strumenti e tecnologie come il telecontrollo del porto o la finalizzazione del progetto del molo di Sant’Erasmo o ancora la costruzione di un molo più moderno e accogliente. «Con Fincantieri è una sfida importante – ha aggiunto Monti – deve dimostrare di voler investire nel porto e lo Stato deve andare incontro a quest’industria».

Per Delrio, Palermo viene “ da un ritardo di un ventennio nell’esecuzione dei progetti. Le condizioni in cui ha operato ad oggi il porto di Palermo – ha aggiunto – veramente non sono adeguate a un grande porto del Mediterraneo. Dobbiamo correre sui progetti, non c’è un problema di risorse, io ho più soldi che progetti». Delrio ha poi confermato l’impegno fino ad oggi profuso per il miglioramento della salute del mare italiano. «Se riusciamo ad interpretare l’economia del mare – ha affermato – possiamo essere protagonisti nel nostro Paese ma anche in Europa».

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Pubblicato il
21 Ottobre 2017
Ultima modifica
25 Ottobre 2017 - ora: 12:00

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