“Avvisatori” al contrattacco per la circolare sulle tariffe
ROMA – Torna a Roma, dove è partita, la “battaglia” aperta dal comando generale delle Capitanerie sui servizi degli Avvisatori Marittimi nei porti. Servizi le cui tariffe una circolare inviata alle direzioni marittime nazionali – non firmata come sempre dal comandante generale, ammiraglio ispettore Melone ma da un suo subordinato – ha richiamato come non obbligatorie, rispondendo probabilmente alle richieste di armatori che puntano a ridurre i costi dei porti.
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La circolare è stata più o meno prontamente applicata nelle varie direzioni marittime, sulla base della regola militare dell’“Obbedisco”, anche se la normativa nazionale non demanda al comando generale ma ai singoli comandanti il compito di decidere. Anche questo non ha destato perplessità, prima di tutte tra gli stessi comandanti dei porti, alcuni dei quali, Genova compresa, avevano in precedenza – evidentemente sulla base di consultazioni da parte di Roma – evidenziato l’importanza determinante del lavoro degli Avvisatori. Che sono a tutti gli effetti riconosciuti come “Stazioni costiere” IMO ai sensi delle stesse normative nazionali, svolgono funzioni fondamentali per le stesse Capitanerie, hanno messo su negli anni imponenti apparati di sorveglianza elettronica indispensabili anche per la sicurezza, e “servono” tutte le istituzioni sul mare, dalla Guardia di Finanza alla Polizia, dai vigili del fuoco alle stesse Prefetture; e sono disciplinati con normative tecniche specifiche (circolare 22 ottobre 2010) dalla direzione generale dei porti del ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
E’ prevedibile quindi che la circolare del comando generale non esaurisca il tema, visto che sono stati già attivati i parlamentari più sensibili ai temi portuali. Ai quali è stato anche inviato un corposo parere “pro veritate” dello studio legale Federico De Meo di Firenze sulla “Storia e obbligatorietà del servizio degli avvisatori nei porti italiani”.
Da parte delle organizzazioni degli utenti dei porti, sia agenti marittimi che spedizionieri, ci si sta impegnando per avere un chiarimento sul delicato tema; visto anche che le tariffe degli Avvisatori vengono concordate ciclicamente proprio con le associazioni e sono solo sottoposte alla successiva approvazione delle Capitanerie.
(A.F.)
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