La Spezia a 1,5 milioni di teu già fatta la “fusione” nell’AdSP
LA SPEZIA – La prima “fusione a caldo” per gli organici delle Autorità portuali accorpate nei “sistemi” è stata completata tra La Spezia e Marina di Carrara. Nell’AdSP del Mar Ligure orientale, presieduta da Carla Roncallo, il problema di dare il giusto spazio a Carrara è stato risolto con un ufficio territoriale, affidato a un dirigente di primo livello. Sono stati inoltre unificati i regolamenti su demanio, promozione e marketing. Il comitato di gestione” è diventato unico, come del resto impone la riforma Delrio. “Non è stato semplice – ha dichiarato la presidente – perché la Regione Toscana non ha aiutato e lo stallo è durato alcuni mesi, con pesanti polemiche specie dagli spedizionieri di La Spezia. Ma adesso ci siamo. E la macchina funziona.
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Primo provvedimento strategico a partire, una gara per 40 milioni di euro per potenziare il parco ferrovie, che è già uno degli “asset” di cui La Spezia può vantarsi. LSTC del gruppo Contship a sua volta comincia a fare piani concreti su molo Garibaldi, che gli sarà consegnato una volta completate le opere strutturali (spesa, 48 milioni). Da ricordare che il potenziamento del terminal fa parte di un accordo in cui Contship investirà complessivamente per il suo potenziamento in Italia oltre 200 milioni. Tarros, Cosulich e Arkas (Turchia) hanno già costituito una società per gestire il terminal del Golfo, a levante, dove stanno per essere appaltati i lavori di potenziamento (90 milioni di euro). I piani di sviluppo investono infine anche il retroporto di Santo Stefano Magra: vi saranno concentrati tutti i controlli dei containers e vi sta già nascendo un’area di scambio merci, sempre con l’intento di potenziare ulteriormente la già alta percentuale di trasporti su ferro (oggi quasi al 30%. Porto containers per eccellenza, La Spezia sfiorerà quest’anno il milione e mezzo di Teu. Ma Contship, insieme a Carla Roncallo, guarda ben più lontano. E le premesse, a quanto pare, ci sono tutte.
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