Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

UNESCO su Toscana Aeroporti Peretola fa bene all’ambiente?

 

FIRENZE – “Gli effetti diretti dell’espansione dell’aeroporto rappresentano un miglioramento rispetto alla situazione attuale in relazione all’Eccezionale Valore Universale della città storica e delle ville medicee di Castello e La Petraia”. Esordisce così il rapporto prodotto dal Centro Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e ICOMOS, commissionato dallo Stato Italiano e dal Comune di Firenze, sulla verifica dello stato di conservazione del Centro Storico di Firenze, presentato nel capoluogo toscano.

[hidepost]

Un appoggio inequivocabile per l’opera di ampliamento dell’Aeroporto di Peretola – sostiene una nota di Toscana Aeroporti – consistente nella realizzazione della cosiddetta pista parallela. Secondo l’UNESCO, Firenze gioverebbe di una serie di benefici derivanti dalla nuova infrastruttura, come l’ampliamento delle destinazioni e servizi aeroportuali più affidabili, la riduzione generale del rumore sulla città e il miglioramento della qualità visiva data dal ritorno a parco verde dell’area settentrionale della pista.

“Credo che il report dell’UNESCO ponga fine in modo inequivocabile ad una querelle che dura da troppo tempo”, ha dichiarato Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti. “La pronuncia ufficiale dell’ente mondiale preposto alla tutela del patrimonio culturale e ambientale che dichiara come la nuova pista sia migliore rispetto all’attuale per il miglioramento dell’impatto ambientale dimostra che il tempo e il lavoro ben fatto pagano sempre. Concordo totalmente con quanto dichiarato dal Sindaco di Firenze Dario Nardella e anch’io mi auguro che i tanti critici, che pure ci hanno spronato nel fare i giusti approfondimenti, oggi possano riconoscere con un briciolo di obiettività il lavoro fatto e la validità del progetto della pista parallela. Spero che nessuno ponga più dubbi sul fatto che questa infrastruttura vada realizzata e anche rapidamente”

Lo studio riporta come la nuova pista garantirebbe una capacità di passeggeri quasi raddoppiata, con 4,5 milioni di persone all’anno da 48mila voli, grazie alla capacità di ospitare aerei più grandi di quelli attuali. Inoltre, la capacità di gestire aerei più grandi potrebbe estendere la gamma delle destinazioni (quali la Scandinavia, la Russia e il Medio Oriente) e i servizi diventerebbero più affidabili. Questo punto è visto dall’UNESCO come particolarmente importante da parte dei viaggiatori d’affari e per mantenere Firenze come centro commerciale di primaria importanza in Europa.

La Missione UNESCO si è tenuta dal 22 al 25 maggio 2017 e ha coinvolto 62 partecipanti di 10 diverse istituzioni, l’audizione di 10 comitati e associazioni cittadine e si è conclusa con un report redatto dai membri della missione: Ms. Isabelle Anatone-Gabriel del Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO e Mr. Paul Drury di ICOMOS International.

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Novembre 2017

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora