Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’Uruguay punta su Livorno per nuovi traffici di cellulosa

(da sx) Gaston Lasarte con Stefano Corsini.

LIVORNO – Un paese nel sud America dove il 40% dei quasi 4 milioni di abitanti ha origini italiane. È L’Uruguay , che con Livorno ha ed ha avuto rapporti privilegiati, sia nella storia – i galeoni del granducato di Toscana furono tra i primi, dopo la “discubierta”, a risalire la baia di Montevideo e Giuseppe Garibaldi combattè a lungo per la sua libertà – sia nel commercio marittimo, per la cellulosa e l’agroalimentare. È attorno a questo tema, i grandi progetti di nuove importanti spedizioni di cellulosa, che è ruotata la lunga conversazione che il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini, ha avuto con l’ambasciatore dell’Uruguay in Italia, Gaston Lasarte. A Palazzo Rosciano, il diplomatico, che per l’occasione è stato accompagnato dal console onorario Silvio Fancellu, ha illustrato le possibili sinergie da sviluppare tra il porto di Livorno, partner storico dell’Uruguay (è stato ricordato l’accordo siglato nel 2007 a bordo della nave scuola Capitan Miranda), e i porti del paese sudamericano. L’Uruguay sta investendo molto nelle proprie infrastrutture e nei collegamenti ferroviari: nell’ambito dei prodotti forestali sono stati programmati 4 miliardi di dollari di investimenti per la realizzazione di magazzini da realizzare in 13 ettari di aree a ridosso delle banchine del porto di Montevideo e altri soldi verranno spesi per rafforzare i collegamenti ferroviari (il paese è alla ricerca di nuove commesse per nuovi vagoni ferroviari e binari).

[hidepost]

“L’Uruguay – ha detto a sua volta Corsini – è un paese con il quale vantiamo legami commerciali nel campo della cellulosa e dell’agroalimentare. Per Livorno e Piombino si possono aprire nuove prospettive interessanti anche in considerazione del possibile e imminente accordo di libero scambio tra l’UE e Mercosur” “Oggi siamo qui per rafforzare questo legame – ha detto l’ambasciatore – e il sistema Livorno-Piombino può essere il nostro punto di riferimento per i traffici di prodotti forestali ed agroalimentari non solo verso il centro-nord Europa ma anche nel bacino del Mediterraneo.”

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Novembre 2017
Ultima modifica
23 Novembre 2017 - ora: 19:11

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio