Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Marina Cala de’ Medici ripartono lavori alla diga

ROSIGNANO – Si è svolto presso il Porto turistico di Rosignano Marina Cala de’ Medici, l’incontro della 4ª Commissione Consiliare “Urbanistica, demanio marittimo, edilizia privata, infrastrutture” del Comune di Rosignano Marittimo col professor Pierluigi Aminti, docente dell’Università di Firenze, alla presenza dell’AD e direttore del Cala de’ Medici Matteo Italo Ratti, per l’aggiornamento sullo stato lavori per il consolidamento della diga di sopraflutto, al fine di limitare il fenomeno del passaggio dello spray marino durante le mareggiate, noto come overtopping. È stato, inoltre, firmato la settimana scorsa dalla Società Marina Cala de’ Medici SpA, conclusosi il test sui lavori da effettuare condotto su una piccola porzione, il contratto per l’affidamento dei lavori di restauro delle pareti esterne dei box auto localizzati sempre lungo la diga foranea.

[hidepost]

I lavori ai box auto in diga foranea prevedono il restauro del tamponamento ad arco, dei setti verticali e, successivamente, terminati tutti i lavori, la posa in opera di nuovi infissi. Nello specifico, i lavori di restauro del tamponamento ad arco prevedono: l’applicazione di uno strato di malta, il rinforzo con rete in fibra di vetro, un ulteriore strato di malta ed, infine, la posa in opera dell’intonacatura. Stesso procedimento verrà messo in atto per il restauro e rinforzo statico dei setti verticali di separazione tra i box, utilizzando, però, rete in fibra di PBO per il rinforzo.

Per quanto riguarda i lavori al piede della diga foranea partirà, invece, adesso la fase sperimentale del progetto, il cui avvio è stato posticipato di alcuni mesi nell’attesa di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Ideata dal professor Aminti, che ha incontrato la 4ª Commissione Consiliare, questa fase prevede un ulteriore allungamento della “berma” sommersa, dagli attuali 5 a 15 metri, portando la profondità da 8 a 3 metri (sono stati stoccati ad oggi presso il Pontile di Vada circa 1.467,16 delle ulteriori 20.000 tonnellate di massi con 4 camion che fanno la spola dalle cave fornitrici), nonché il monitoraggio del risultato ottenuto attraverso strumentazioni tecnologiche: quattro pali graduati alti 10 metri che sono già stati istallati al Cala de’ Medici e che permetteranno di misurare lo spray marino attraverso due telecamere ad altissima risoluzione collegate 24 ore su 24 col laboratorio del professor Aminti.

«La fase di sperimentazione – commenta Matteo Italo Ratti, AD e direttore portuale di Marina Cala de’ Medici – durerà tutto l’inverno e si concluderà con la partenza della stagione balneare».

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Novembre 2017

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio