Confindustria Concreta insieme per 4.0
Il vertice di Pietrarsa, di cui abbiamo riferito sabato, si è concluso con l’intervento del presidente di Confetra Nereo Marcucci, di cui riportiamo il significativo abstract.
“Ad un anno dalla prima Convention di Pietrarsa, – ha detto Marcucci – ho ascoltato motivati e comuni giudizi positivi sul lavoro del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
“Le Associazioni e le Confederazioni che rappresentano “il prodotto” e “la logistica”, hanno affermato che il Ministro ed il suo staff hanno agito su tutte le componenti che determinano il successo di una politica multimodale dei trasporti: le norme, le infrastrutture, gli investimenti, i sostegni economici.
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Il focus di oggi è sul trasporto merci per ferrovia fino a due anni fa la cenerentola della logistica italiana.
L’aumento dell’export in generale e di quello via treno in particolare, sollecitato da interventi programmati ed attuati in breve tempo dal MIT, confermano che possiamo essere in modo crescente players di livello europeo e certificano il danno compiuto ai danni del Paese da un approccio monomodale a temi complessi come quello della logistica integrata.
Per questa ragione Stefano Pan, vicepresidente di Confindustria, ha proposto di “strutturare” il rapporto tra prodotto e logistica cioè tra Confindustria e Confetra per progettare insieme Industria 4.0 e Logistica 4.0 puntando insieme alla crescita delle nostre aziende e della buona occupazione nel Paese.
Un obiettivo ambizioso che oggi possiamo ed intendiamo perseguire definendo un piano comune di lavoro.
Sappiamo che le riforme debbono essere completate e difese: oggi dalle Penelopi che farebbero arretrare il “sistema unitario” portuale e logistico nazionale condizionando le scelte delle Autorità di sistema al giudizio dei Consigli comunali; domani dalla possibile discontinuità, dal disinteresse, dal risorgere dei campanilismi.
Per continuare a proporre visioni ed interventi a Governo e al Parlamento si debbono rappresentare gli interessi della pluralità delle Imprese della filiera avendo la capacità di portarne a sintesi i diversi e talvolta contrastanti interessi generati da molte e diverse dinamiche.
“Debbo registrare invece – ha concluso con una nota polemica Marcucci – tentativi di sommare indistintamente, in contenitori promossi da soggetti con storia e cultura monotematica e divisiva, il pluralismo e la pluralità dei soggetti economici della catena logistica”.
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