Autotrasporto: incontro a Bruxelles operatori nordest
BRUXELLES – “Sulla tutela dei lavoratori e delle nostre imprese contro la concorrenza dell’Est non possiamo transigere: mi sto battendo per modificare alcuni punti del Pacchetto mobilità che rischiano di danneggiarci e per questo oggi ho voluto incontrare a Bruxelles alcuni operatori del Nordest”. Lo afferma Isabella De Monte, eurodeputata Pd e componente della commissione Trasporti e turismo, dove è relatrice ombra sul dossier sui tempi di guida e utilizzo del tachigrafo. Al Parlamento europeo De Monte ha organizzato, assieme alla collega Martina Dlabajova, un confronto con alcuni rappresentanti di categoria, tra i quali Confartigianato Imprese Fvg, Confapi e Confindustria Trasporti. Durante l’incontro sono stati toccati molti punti spinosi, dal distacco dei lavoratori ai tempi di guida e di riposo.
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Secondo De Monte “sul Pacchetto mobilità si gioca il futuro dell’autotrasporto italiano e queste sono settimane cruciali. Anche oggi non ho negato la mia preoccupazione ai referenti delle nostre imprese dell’autotrasporto per lo squilibrio normativo e fiscale esistente tra i Paesi europei relativamente all’organizzazione del settore. È indispensabile lavorare alla proposte contenute nel Pacchetto mobilità con l’obiettivo di armonizzare le norme e assicurare una corretta e trasparente competizione tra gli operatori europei del comparto”.
“Mi sto impegnando per modificare, ad esempio, il divieto per i trasportatori di passare il riposo settimanale lungo all’interno del camion con l’obbligo di rientro a casa, come previsto nella nuova proposta della Commissione – osserva De Monte -. L’assembramento di camion dell’Est nelle piazzole di sosta è certamente un problema, ma esistono altri modi per affrontarlo. Dobbiamo piuttosto farlo garantendo aree di sosta attrezzate, sicure e con condizioni adeguate, e adottare specifici strumenti, che esistono, per frenare la concorrenza delle realtà dell’Est: implementare le norme sull’uso del tachigrafo digitale; adottare documenti digitali e multilingue, che favoriscano i controlli; modificare le regole sui tempi di riposo, ma senza mai costringere il conducente a separarsi dal suo mezzo”.
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