Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La SPIL e il “memento” a Filippi

LIVORNO – Passata la festa, recita un vecchio adagio, gabbato lo Santo. Nella fattispecie labronica: lasciamo pure che la festa della Befana trascorra in pace, poi si ricomincia. Sottinteso: la guerra.

Nel mirino c’è la SPIL, ovvero la società porto industriale del Comune, ormai alla resa dei conti. Titolare dei preziosi terreni (con annessi) della Paduletta, la SPIL come noto ha cercato di levarsi dalla voragine del deficit creando una società di gestione con relativa gara, vinta dall’ISS di Andrea Palumbo con un’offerta di 14 milioni. Ma secondo gli osservatori più smaliziati siamo ancora lontani dalla conclusione e dal salvataggio.

[hidepost]

Ci sono due appuntamenti importanti in vista: il 19 gennaio il tribunale discute la richiesta di Cilp di sospendere il risultato della gara, e il 14 febbraio l’argomento è nell’agenda del Tar della Toscana, sempre su ricorso della Cilp. Per gli esperti di diritto fallimentare, è difficile che il tribunale si pronunci il 19 gennaio senza aspettare il Tar. Ma i tempi stringono e bisogna vedere se i creditori di SPIL vorranno aspettare, visto che il “buco” totale di SPIL si dice sia intorno ai 35 milioni; e i 14 proposti da Palumbo non accontenterebbero certo tutti. Un eventuale concordato, come noto, richiede che almeno il 60% dei creditori sia d’accordo. Possibile, probabile, già concordato? Andrea Palumbo ci sta provando, ma sa anche che i sui 14 milioni hanno bisogno di garanzie solide prima di essere sborsati, per non finire in una burrasca liquidatoria. Sarà, in ogni caso, un inizio d’anno difficile. E qualcuno sussurra come lo spettro di Cesare a Bruto: ci rivedremo a Filippi.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Gennaio 2018

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio