Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Meno sinistri marittimi ma più morti e feriti

ROMA – Sinistri marittimi: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il Rapporto sui Sinistri marittimi 2016, i cui dati si riferiscono a sinistri di unità navali occorsi nelle acque territoriali nazionali e in quelle ad esse limitrofe, nel periodo 1° gennaio 2007-31 dicembre 2016. I dati sono la risultante delle informazioni trasmesse dalle Autorità marittime e dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto alla Direzione Generale per la Vigilanza sulle autorità portuali, le Infrastrutture portuali ed il Trasporto marittimo e per vie d’acqua interne del MIT. Dal rapporto, sintetizzati nel sito web di Confitarma,  emerge che: 1. nel complesso il numero dei sinistri marittimi nel periodo 2007-2016 è diminuito del –22%, passando da 349 incidenti nel 2007 a 272 nel 2016.

[hidepost]

In particolare, dopo una accentuata flessione nel 2015, con 248 sinistri, nel 2016 si è registrato un incremento del 9,68% rispetto all’anno precedente. 2. Il quadro complessivo degli incidenti occorsi nelle acque nazionali, o in quelle ad esse limitrofe, indipendentemente dalla loro bandiera, presenta dati contrastanti: anche se il numero di incidenti in mare risulta in diminuzione a partire dal 2009, si è rilevato un forte incremento nel numero di ferimenti e decessi in mare negli anni dal 2011 al 2013, dovuto principalmente a gravissimi sinistri marittimi occorsi a navi di provenienza ignota o extracomunitaria. 3. Anche il numero di navi coinvolte in sinistri nello stesso periodo è risultato costantemente in diminuzione, mostrando nel 2016 una discreta diminuzione percentuale del -26,14% rispetto al valore assunto nel 2007. 4. Nel periodo 2007-2016 la sinistrosità delle sole navi nazionali risulta in costante diminuzione a partire dall’anno 2009, anche se si è rilevato un incremento nella consistenza annua sia dei decessi che dei ferimenti nei sinistri marittimi dovuto principalmente ai due gravi incidenti avvenuti nel 2012 e nel 2014 alle navi “Costa Concordia” e “Norman Atlantic”, nell’ambito di un quadro altrimenti piuttosto uniforme sia dei decessi sia dei ferimenti causati da sinistro marittimo, che appaiono anzi in flessione nel corso dell’ultimo triennio 2014-2016. Il Rapporto è disponibile nel sito del MIT.

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Gennaio 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio