Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Alla scoperta della Solvay Livorno con la direttrice ingegner Cleofe Volpe

(da sx) Maria Gloria Giani e Maria Cleofe Volpe.

LIVORNO – Proseguono gli incontri “nel salotto” del Propeller Club Port of Leghorn. Ospite della presidente Maria Gloria Giani Pollastrini è stata l’ingegner Maria Cleofe Volpe, direttrice dello stabilimento Solvay di Livorno; incontro che ha consentito non solo di presentare al cluster portuale un esempio di successo professionale al femminile, ma anche di far conoscere meglio l’impianto industriale di via Leonardo da Vinci a Livorno.

La Solvay è presente col proprio marchio nel porto dal 2011, ma lo stabilimento esiste dal 1935 da quando iniziò la produzione di Litopone, un pigmento a base di bario e zinco. Dal 1991 Rhone Poulenc aveva poi iniziato la lavorazione di alluminati per il trattamento delle acque. Dal 2002 prende il via invece la produzione di silice precipitata. Dall’impianto di via Leonardo da Vinci – 55mila metri quadri e una banchina dedicata – escono quattro gradi di composti, i quali vengono utilizzati nella realizzazione dei pneumatici.

[hidepost]

Il gruppo belga in Italia è focalizzato sulla produzione dei polimeri e della soda con i suoi derivati; impiega 2000 persone in otto stabilimenti ed è il secondo gruppo chimico dopo Eni. Solvay ha investito 120 milioni sul territorio e registrato 154 brevetti negli ultimi due anni. L’impianto di Livorno, che è raggruppato con quello di Ospiate sotto la denominazione “Solvay Solutions Italia Spa”, impiega 57 persone con un fatturato complessivo di 154 milioni di euro.

A livello di gruppo, Solvay nasce nel 1863 e nel 1912 si installa a Rosignano, applicandovi i principi di social welfare già utilizzati a partire dal 1878 nei suoi stabilimenti europei ed americano. Nell’impianto di Livorno arriva la sabbia tunisina via nave che viene poi cotta per essere poi trasformata in microgranuli solubili. Sotto la direzione dell’ingegner Volpe, quindi da gennaio 2017, il sito di Livorno ha registrato un aumento delle performances dell’8% ed una riduzione dei costi del 12%.

Maria Cleofe Volpe è laureata in ingegneria Chimica all’Università di Salerno, con una tesi sperimentale che ha portato ad un brevetto per conto di una Società Svizzera che produce principi attivi micronizzati (Micromacinazione SA). Dopo la laurea ha lavorato alla Procter & Gamble. Successivamente ha conseguito un dottorato di Ricerca con un lavoro sulla purificazione di oli esausti. È in Solvay dal 2005. Nel 2014 si è trasferita a Lione per assumere il ruolo di coordinatore europeo degli uffici di ingegneria, e successivamente è stata responsabile mondo per l’ottimizzazione dei progetti di investimento e dei capex (spese per gli investimenti) .

In chiusura di incontro Maria Cleofe Volpe ha mostrato due foto in parallelo. Nella prima, scattata nel 1927 in occasione della riunione promossa dalla Solvay con i più importanti fisici di quell’epoca, c’era solo una donna (e che donna): Marie Curie. Nel 2017 erano tutte donne, ad eccezione di un solo uomo. La silice europea parla anche al femminile: al vertice internazionale c’è An Nuyttens, presidente di Solvay Silica.

Al termine dell’esposizione dell’ingegner Volpe sono seguite diverse domande. A chi le chiedeva se questo ruolo sia più chimico/tecnico o gestionale, ha risposto: “ora sicuramente è più gestionale. Ma ho avuto la fortuna di lavorare in laboratorio e fare direttamente ricerca. A 5 anni volevo fare l’ingegnere e ci sono riuscita”. Alla domanda se esista lo spionaggio industriale: “Esiste, ma più spesso la concorrenza agisce facendo offerte generose ai dipendenti per spostarsi in altre società”.  Tra le sfide del futuro per il settore: “Manca ancora una diversificazione dei mercati di riferimento”. E infine sulla logistica: “Ci troviamo bene nel porto, anche se non sfruttiamo a pieno le banchine, essendo i nostri clienti in Europa; motivo per cui si utilizza il trasporto su gomma per la consegna del prodotto finale”.

In rappresentanza della componente femminile erano presenti anche, come presidentesse dei rispettivi Club Service, Laura Antico (Lions Mediceo), Patrizia Lensi (Lions Host), Angela Simini (FIDAPA), nonché Elena Konstantos , console onorario di Grecia a Livorno e socia Propeller.

[/hidepost]

Pubblicato il
10 Marzo 2018

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora