Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

La svolta di Italia e Svizzera sull’asse ferrovia-logistica

LUGANO – I porti di Genova e Savona mettono nel mirino convogli ferroviari di 750 metri che garantiranno tariffe competitive con quelle dei porti del Nord Europa e favoriranno un riequilibrio fra Nord e Sud Europa. Efficientamento ferroviario e sviluppo di opere portuali per un valore complessivo fra pubblico e privato superiore ai 2 miliardi, sono tra le chiavi della strategia dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.

Gli obiettivi più vicini: Traforo del Ceneri, nel dicembre 2020 e Terzo Valico nel 2021, mentre si accendono i riflettori sul progetto del treno Milano-Lugano (22 minuti e un effetto choc sul Pil). Già avvenuta la firma di un atto di collaborazione economica fra Genova e Lugano.

[hidepost]

Le indicazioni emerse dal convegno tenutosi oggi a Lugano, presso la sede del Lac, hanno confermato che i tempi sono maturi per un netto cambio di rotta nell’assetto dei trasporti continentali sull’asse Nord-Sud e quindi per i porti di Genova e Savona.

Lo ha colto l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, che non ha solo ribadito i tempi delle nuove infrastrutture nei porti di Genova e Savona, per investimenti complessivi pubblici e privati (comprensivi della nuova diga) che supereranno i 2 miliardi, ma ha illustrato un piano dettagliato di recupero di efficienza nel trasporto merci, che traguarda convogli di 750 metri di lunghezza tariffariamente del tutto concorrenziali con i porti del Nord Europa.

E ciò collima con l’accelerazione in atto per il completamento dell’asse ferroviario-logistico fra Genova-Milano-Lugano-Zurigo-Strasburgo e la sua trasformazione in un moltiplicatore di Pil e occupazione nelle aree, in primis del Nord ovest italiano, attraversate.

È questo il segnale scaturito, forte e chiaro, dall’incontro svoltosi a Lugano e organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale di Genova e Savona. Incontro che ha svelato le tappe concrete di questa accelerazione destinata a provocare una vera e propria rivoluzione derivante dal taglio drastico dei tempi di percorrenza dei treni, ma anche un effetto indotto travolgente sul Pil.

E non casualmente il convegno è stato patrocinato dall’Ambasciata di Svizzera in Italia e dall’Ambasciata d’Italia in Svizzera, con una partecipazione al convegno a Lugano che ha fornito la migliore testimonianza di un preciso interesse anche delle aziende svizzere a tornare a sperimentare l’efficienza del sistema portuale ligure.

Paolo Signorini ha sottolineato che “esistono già oggi tutte le possibilità per recuperare competitività attraverso il costante efficientamento in atto dei servizi portuali e l’indispensabile recupero di concorrenzialità del trasporto su ferro che non possono prescindere, come emerso a più voci dal convegno, dall’entrata in funzione delle nuove infrastrutture sull’asse Mediterraneo-Reno.

Signorini ha individuato in due asset le chiavi del successo futuro di Genova e Savona. Da un lato, gli investimenti in nuove infrastrutture portuali che consentiranno l’attracco delle grandi navi portacontainer e che, includendo anche lo spostamento e quindi la creazione della nuova diga, si concentreranno sul bacino di ponente del porto con investimenti complessivi che supereranno – come sottolineato dal Presidente – i due miliardi. Dall’altro la svolta infrastrutturale ferroviaria e una governance efficiente delle nuove infrastrutture.

Il commissario europeo per il Corridoio Reno-Alpi, Pawel Wojciechowski, ha sottolineato come questo corridoio rappresenti una priorità assoluta per l’Europa. La conferma di un deciso impegno, sia di Italia che di Svizzera sul completamento di questo asse è stata fornita a Lugano anche dall’annuncio congiunto dei sindaci Bucci e Borradori di un Patto di collaborazione fra Genova e Lugano e dalla scelta, inusuale e senza precedenti, di Genova come sede, nell’aprile del 2019, del Forum bilaterale fra Italia e Svizzera che accenderà i riflettori su una percorrenza ferroviaria, oggi fantascientifica, ma destinata a diventare realtà di poco più di un’ora fra Genova e Lugano.

Ha concluso i lavori il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha ribadito come “il sistema portuale ligure sia il più importante e quindi un asset fondamentale per l’intera Europa”. I porti liguri sono pedina fondamentale dello sviluppo dell’intero continente.

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Marzo 2018

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio