Partiti gli “stati generali” del lavoro nel livornese
LIVORNO – In attesa che si chiarisca a livello nazionale il rebus della partecipazione dei sindaci ai comitati di gestione delle Autorità portuali di sistema, la giunta comunale di Livorno – il cui sindaco Filippo Nogarin è il primo firmatario del prossimo ricorso alla Corte Costituzionale proprio contro la sua esclusione dai comitati di gestione – ha avviato gli “stati generali del lavoro” per la provincia. La base è una delibera di giunta del dicembre scorso. L’obiettivo – ha riferito lo stesso Nogarin nella riunione preparatoria che ha coinvolto amministrazioni comunali, istituzioni provinciali, associazioni di categoria e sindacati – è di fornire indicazioni puntuali con sei tavoli tematici per affiancare le azioni previste dagli accordi di programma per le aree di crisi di Piombino e di Livorno/Collesalvetti/Rosignano.
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Per tutto il pomeriggio di ieri sono state gettate le basi dei sei tavoli tematici. Riguardano: Logistica, infrastrutture e portualità di sistema; bonifiche ed economia circolare; reindustrializzazione, impresa 4.0; comparto delle costruzioni; scadenza ammortizzatori sociali, sostegno al reddito, formazione; ingine turismo, commercio e marketing territoriale.
Ogni tavolo è guidato da un moderatore e vedrà la presenza di esperti “in grado di portare valore aggiunto alle proposte che emergeranno”, secondo quanto sottoscritto nella delibera dello scorso dicembre.
L’organizzazione degli Stati Generali – è stato ribadito – non porterà alcun onere economico per le amministrazioni coinvolte. Si tratta in sostanza di attivare un processo virtuoso, del tutto volontaristico, che porti però indicazioni concrete su quelli che sono gli elementi più significativi della crisi nelle aree oggetto degli accordi di programma al ministero dello sviluppo economico. Quali sono i problemi più urgenti sono noti, ma il compito dei tavoli tematici è quello di riassumerli in documenti che consentano alla filiera che parte del ministero MISE ed arriva alle istituzioni locali, di attivare concretamente e rapidamente i primi interventi, sempre avendo come primo obiettivo il mondo del lavoro e i giovani.
Su quest’ultimo tema, gli Stati Generali partono dalla corposa analisi presentata di recente dalla Camera di Commercio sulla situazione occupazionale. Lo studio ha confermato che in due anni i disoccupati nell’area costiera livornese e maremmana sono arrivati a 15 mila, con un aumento di 2.400 unità negli ultimi due anni. Inoltre nell’intera provincia di Livorno sono stati censiti almeno 61 mila “inattivi”, due punti oltre la media nazionale anche se leggermente in calo rispetto a due anni fa. C’è dunque molto da lavorare e lo sviluppo dei tavoli tematici richiederà probabilmente numerose sedute. Uno dei problemi sarà di metodo: ovvero, evitare che ogni tavolo si trasformi in un parlamentino di chiacchiere e di scontri, facilitando invece la presentazione di singoli documenti con diagnosi ma specialmente con terapie concrete, da sintetizzare poi in un documento finale di ciascun tavolo.
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