Sulla “robotica flessibile” 300 scienziati a Livorno
LIVORNO – Qualche anni fa, ha detto il sindaco di Livorno Filippo Nogarin presentando la conferenza internazionale sulla “Soft Robotics”, pensavamo potesse essere solo fantascienza. Invece ci siamo arrivati: con l’Italia che grazie propri a punti di eccellenza del territorio toscano è all’avanguardia non solo in Europa ma nel mondo. Cos’ la conferenza, aperta ieri ai bagni Pancaldi e in corso tra la nuova sede dello Scoglio della Regiona e l’hotel Palazzo fino a sabato, ci sta dimostrando che il mondo dei robot è una realtà: e che la robotica sta aprendo orizzonti, anche al lavoro dell’uomo, che era difficile anche immaginare. Alla presentazione della conferenza sono intervenuti nella nuova sede dello Scoglio della Regiona sia il sindaco Filippo Nogarin, sia l’assessore comunale al lavoro Francesca Martini, sia la coordinatrice scientifica dell’incontro Cecilia Laschi.
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Non sarà, l’appuntamento in corso, solo un confron to di cercelli e di tecnologie più o meno “stellari”: perché sabato prossimo dalle 9 ai bagni Pancaldi alcuni prototipi di robot “soft” si sfideranno per dimostrare la loro abilità in prove di locomozione e di manipolazione, con il superamento di ostacoli e la presa di oggetti delicati. Il tutto oper confermare che questo mondo si apre non solo alla tecnologia pura ma anche ad applicazioni pratiche nei campi della medicina chirurgica e nella salvaguardia dell’ambiente.
Nel corso della presentazione, il sindaco Nogarin ha sottolineato come l’evento internazionale in corso, che segue di pochi giorni l’alto impegno internazionale di Med Ports e in parallelo alla settimana velica, confermano la vocazione della nostra città, della sua economia e del suo ruolo culturale, per tornare ad essere un punto di riferimento nel Mediterraneo e in Europa su tutto quello che riguarda il mare, la difesa ambientale (iniziative saranno prese a breve anche sul tema della lotta alle microplastiche) e la valorizzazione del nostro patrimonio marittimo: compreso il recupero del controllo del parco naturale delle secche della Meloria, un “valore” tutto livornese sul quale la città non ha ancora potuto rivendicare il suo diritto di gestione.
(A.F.)
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