Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Sulla “robotica flessibile” 300 scienziati a Livorno

(da sx) Laschi, Nogarin, Martini.

LIVORNO – Qualche anni fa, ha detto il sindaco di Livorno Filippo Nogarin presentando la conferenza internazionale sulla “Soft Robotics”, pensavamo potesse essere solo fantascienza. Invece ci siamo arrivati:  con l’Italia che grazie propri a punti di eccellenza del territorio toscano è all’avanguardia non solo in Europa ma nel mondo. Cos’ la conferenza, aperta ieri ai bagni Pancaldi e in corso tra la nuova sede dello Scoglio della Regiona e l’hotel Palazzo fino a sabato, ci sta dimostrando che il mondo dei robot è una realtà: e che la robotica sta aprendo orizzonti, anche al lavoro dell’uomo, che era difficile anche immaginare. Alla presentazione della conferenza sono intervenuti nella nuova sede dello Scoglio della Regiona sia il sindaco Filippo Nogarin, sia l’assessore comunale al lavoro Francesca Martini, sia la coordinatrice scientifica dell’incontro Cecilia Laschi.

[hidepost]

Non sarà, l’appuntamento in corso, solo un confron to di cercelli e di tecnologie più o meno “stellari”: perché sabato prossimo dalle 9 ai bagni Pancaldi alcuni prototipi di robot “soft” si sfideranno per dimostrare la loro abilità in prove di locomozione e di manipolazione, con il superamento di ostacoli e la presa di oggetti delicati. Il tutto oper confermare che questo mondo si apre non solo alla tecnologia pura ma anche ad applicazioni pratiche nei campi della medicina chirurgica e nella salvaguardia dell’ambiente.

Nel corso della presentazione, il sindaco Nogarin ha sottolineato come l’evento internazionale in corso, che segue di pochi giorni l’alto impegno internazionale di Med Ports e in parallelo alla settimana velica, confermano la vocazione della nostra città, della sua economia e del suo ruolo culturale, per tornare ad essere un punto di riferimento nel Mediterraneo e in Europa su tutto quello che riguarda il mare, la difesa ambientale (iniziative saranno prese a breve anche sul tema della lotta alle microplastiche) e la valorizzazione del  nostro patrimonio marittimo: compreso il recupero del controllo del parco naturale delle secche della Meloria, un “valore” tutto livornese sul quale la città non ha ancora potuto rivendicare il suo diritto di gestione.

(A.F.)

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Aprile 2018

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio