Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Onorato: la Cociancich primo passo

Vincenzo Onorato

ROMA – “Un piccolo, ma significativo passo in avanti sulla strada di un ripristino della legalità nel settore marittimo italiano e della tutela dei diritti dei marittimi italiani”. Così Vincenzo Onorato ha commentato la definitiva entrata in vigore della cosiddetta “Legge Cociancich”, l’emendamento alla legge comunitaria del 2015 che disciplina il regime fiscale per gli armatori italiani, limitando i benefici fiscali del Registro internazionale alle sole navi che imbarcano esclusivamente equipaggi italiani o comunitari secondo lo spirito con cui venne approvata la “Tonnage Tax” del 1998. Piccolo passo, cui dovranno seguire però regolamenti, interpretazioni e probabilmente anche controffensive di quella parte dell’armamento che non è d’accordo (vedi il nostro Quaderno allegato).

[hidepost]

“Per la prima volta – afferma da parte sua Onorato – è riconosciuto ufficialmente il grande tradimento, ovvero il fatto che i benefici fiscali accordati agli armatori dovessero trovare motivazione nella tutela occupazionale dei marittimi italiani e quindi nella difesa di una categoria che è stata invece, come lo dimostra il numero dei disoccupati oggi proiettato oltre il tetto delle 60.000 unità, abbandonata a se stessa da chi aveva il dovere, sancito per legge e violato nelle applicazioni pratiche, di occuparsi di loro”

“La Cociancich ha aperto – conclude Vincenzo Onorato – una crepa del sistema di connivenze fra armamento e sindacato. È ora necessario non mollare la presa e realizzare in tempi brevissimi la totale revisione della legge 30/98; in un momento in cui finalmente nei programmi politici torna ad apparire il concetto di italianità, come valore e obiettivo, eserciteremo costantemente la nostra funzione di sprone sul nuovo governo per continuare questa battaglia decisiva per la dignità dei lavoratori italiani e per il ripristino di condizioni di giustizia sociale.”

[/hidepost]

Pubblicato il
16 Giugno 2018

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio