Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Potenziamento del servizio e nuovo scalo in Portogallo

“Vento di zefiro”.

LA SPEZIA – Tarros, la società spezzina attiva nel trasporto multimodale di containers nel Mediterraneo, ha potenziato e aggiornato recentemente il suo sevizio “GPS – Great Pendulum Service”, che dal 2009 collega direttamente alcuni dei più importanti porti del Mediterraneo Orientale con la parte più occidentale dell’area mediterranea via i porti italiani di La Spezia, Salerno e Genova.

Il servizio GPS, che negli anni ha visto un’evoluzione graduale – sottolinea la compagnia – ed è stato migliorato costantemente per cogliere le opportunità offerte dal mercato, nella sua nuova configurazione si basa su partenze settimanali di cinque moderne navi portacontainers anziché solo quattro come in precedenza; la portata media nominale delle navi è di 1650 teus, equivalenti a circa 1100 teus del peso di 14 tonn ciascuna.

[hidepost]

L’entrata in linea della quinta nave, oltre all’aumento della frequenza di servizio e della capacità di stiva, ha anche permesso di includere nella rotazione del GPS un nuovo porto nell’importante zona industriale del Portogallo settentrionale, e cioè Leixoes, lo scalo della città di Oporto, affiancandolo al porto di Setubal, nell’area di Lisbona.

In questo modo la Tarros, oltre ai collegamenti tra l’Est e l’Ovest del Mediterraneo, mette a disposizione del traffico merci italo portoghese un eccellente servizio “Short Sea” containerizzato, molto efficiente e certamente più rispettoso dell’ambiente rispetto ai servizi via strada ed anche a quelli via strada più nave traghetto.

Nella parte orientale della rotazione, con partenze da Genova, La Spezia e Salerno, sono scalati il porto greco del Pireo, i porti turchi di Istanbul, Gebze e Mersin, il porto siriano di Lattakia, Beirut in Libano ed infine il porto egiziano di Alessandria, dal quale le navi rientrano poi su Salerno, La Spezia e Genova; da qui ripartono per il settore occidentale puntando direttamente su Casablanca in Marocco, poi per il nuovo scalo di Leixoes e infine per Setubal in Portogallo, prima di terminare questa lunga e complessa rotazione degna di una vera crociera rientrando a Genova, La Spezia, Salerno per riprendere il ciclo orientale.

Considerato che il servizio è affidabile e veloce, in alcuni scali i containers sono trasbordati verso altri porti non collegati direttamente: così da Istanbul vengono servite diverse località del Mar Nero mentre a La Spezia, nel Terminal del Golfo (operato direttamente dal Gruppo Tarros), il carico può essere trasbordato verso la Libia, l’Algeria, la Tunisia e Malta.

In tutti gli scali la Tarros è in grado di offrire servizi locali efficienti e personalizzati mediante una rete di Agenti controllati direttamente dal Gruppo e nei porti sono disponibili per i caricatori tutti i tipi di containers standard e speciali, come Palletswide, Open Top, Open Top High Cube, Flats, Reefers etc. I “best sellers” di questa vasta gamma sono i Palletswide, che possono competere con la capacità dei trailers, e gli ultimi entrati in servizio, i 40’ Superhigh Cube, che danno la possibilità di stivare carichi di maggior altezza rispetto ai normali High Cube.

[/hidepost]

Pubblicato il
20 Giugno 2018

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio