Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Una nave da crociera a Santa Maria di Leuca

Nella foto: sbarco passeggeri a Santa Maria di Leuca

S. MARIA DI LEUCA – Non era mai successo che una nave da crociera di grosse dimensioni arrivasse a Santa Maria di Leuca. La Silver Muse, con i suoi circa 600 passeggeri, proveniente da Olbia, ha “scalato” sabato scorso il “tacco d’Italia”, laddove si incontrano il mar Ionio e l’Adriatico. A fare gli onori di casa c’era il sindaco di Castrignano del Capo (di cui Leuca è una frazione) Roberto Calabrese.

L’accosto, chiaramente sperimentale, della lussuosa nave della compagnia Silver Sea, lunga 212 metri e con una stazza lorda di 40.700 tonnellate, costituisce il culmine di una lunga e laboriosa collaborazione tra le autorità competenti ed operatori privati che hanno condiviso l’obiettivo di offrire nuove opportunità per potenziare l’offerta turistica del Salento. «Tutti gli enti, dalla Polizia di stato alla Dogana, dalla Guardia di Finanza all’Amministrazione comunale hanno collaborato e partecipato con un entusiasmo forte, che raramente si vede in simili occasioni», ha commentato Sergio De Luca, amministratore dell’agenzia marittima de Luca Antonio e Figli di Gallipoli, che ha lavorato a lungo in sordina affinché quello che era un desiderio dell’armatore della nave potesse trasformarsi in realtà.

[hidepost]

Leuca ha solo un piccolo porto turistico, di conseguenza non è attrezzata per ospitare navi da crociera. «Il motivo ostativo era la mancanza di una Port Facility, un’area nell’interfaccia tra porto e nave che rispecchi i canoni di sicurezza previsti dalla normativa internazionale ISPS, spiega il comandante capitano di corvetta Cosimo Fersini della Capitaneria di porto di Gallipoli. Quindi, una volta riconosciuta ed istituita la Port Facility, lo sbarco dei passeggeri da navi da crociera all’ancora sarà sempre possibile».

La Silver Muse, come previsto, ha dato fondo in rada. Da lì i passeggeri hanno raggiunto attraverso i tender di bordo il porticciolo dove è stata attrezzata, grazie alla collaborazione di Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Capitaneria di porto che hanno fatto affluire personale esperto normalmente in servizio presso altri scali marittimi, una Port Facility come previsto dalla normativa.

«Senza l’ausilio della Capitaneria di Porto di Gallipoli, nelle persone del suo Comandante C.F. Domenico Morello e relativo quadrato ufficiali, e del Comandante di Locamare Leuca, 1° Maresciallo Np Mario Architetto, – aggiunge De Luca – l’operazione sarebbe stata irrealizzabile»..

Fondamentale, per quanto concerne la sicurezza, il contributo di competenza e professionalità del pratico locale, CLC Giacomo Pepe, che insieme ai piloti della Corporazione di Taranto, il CLC Vincenzo Bellomo (presidente dell’Unione Piloti), e il CLC Salvatore Eligio, entrambi titolari di decreto per operare nell’area, ha partecipato attivamente ai tavoli tecnici convocati per individuare i punti di fondo idonei per l’ancoraggio della grossa nave.

[/hidepost]

Pubblicato il
21 Luglio 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio