Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Tombare, tombare, tombare!

LIVORNO – La sfera di cristallo non ce l’abbiamo, e comunque non sapremmo leggerla. Ma certo è che il mondo dei contenitori, anche nella dimensione tutta casalinga del porto labronico, qualche incognita ce la fa immaginare. E qualche principio generale sembra ribadire i vecchi assurti secondo cui (ricordate vent’anni fa il Mantra di Gianluigi Aponte?) “le navi hanno l’elica”. Tradotto: non sono i porti a costringere i traffici ma sono le navi a scegliere dove andare sulla base dei servizi e dell’efficienza dei porti.

[hidepost]

Servizi ed efficienza. Il boom registrato dal terminal Lorenzini è indubbiamente legato alla scelta fatta da Aponte con Msc che farne il proprio terminal. Una scelta che qualcuno aveva definito un azzardo, ma che si sta rivelando felice pur nelle ristrettezze di spazi e nel non ancora risolto allargamento a 120 metri dell’imbuto del Marzocco. Quando il microtunnel sarà finalmente completato e i tubi dell’Eni vi sprofonderanno, sarà fatto un altro fondamentale passo avanti per l’accessibilità all’intera Darsena Toscana delle grandi navi oltre i 10/12 mila teu, considerati non solo il pescaggio ma anche la larghezza e il raggio di evoluzione. Non rimane, in attesa della Darsena Europa, che “tombare” quel maledetto tratto di canale dei navicelli-scolmatore dell’Arno che sbocca proprio nell’attuale porto dei containers per dare a Livorno il respiro sufficiente ad aspettare gli eventi. Ormai l’hanno capito anche le pietre, le strade, i palazzi. Persino Palazzo Rosciano ne conviene.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
29 Agosto 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio