Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Whalesafe in funzione: “ascolta” i capodogli

VADO LIGURE – Sono i giganti marini più misteriosi, ma l’Alto Tirreno è per molti mesi la loro nursery. E adesso il progetto Whalesafe per la conservazione dei capodogli (Physeter macrocephalus) è entrato nella sua fase più importante: la rilevazione dei suoni emessi dai capodogli, che ne rivelano la presenza e la posizione, e l’analisi dei dati raccolti che consentirà di attivare il sistema di alert alle navi in entrata e in uscita dal porto di Vado Ligure per evitare possibili collisioni con i Cetacei.

Questo è il risultato di un lungo percorso che ha richiesto grandi sforzi per poter far fronte alle difficoltà tecniche e alle conseguenze di due incidenti, dovuti al maltempo, che avevano danneggiato le boe di rilevazione.

[hidepost]

Oggi è in funzione un sistema che determina la presenza dei capodogli tramite l’ascolto dei segnali sonori emessi da questi grandi mammiferi marini. L’unità di ascolto è costituita da una boa, denominata Adelina, ancorata su un fondale scosceso a una profondità di 400 metri davanti al porto di Vado.

La boa è corredata di pannelli fotovoltaici, di un sistema di rilevazione acustica, costituito da quattro idrofoni, e di un sistema di trasmissione dati a terra.

L’unità di ascolto riceve due segnali provenienti dal capodoglio: il primo è il suono diretto e il secondo quello riflesso dalla superficie del mare. Un computer posto sulla boa elabora i segnali e determina la direzione di arrivo del raggio sonoro e quindi la posizione del capodoglio e la sua rotta di spostamento.

Presso il Comune di Bergeggi è posto il computer principale, che riceve i dati dalla boa mediante Wi-Fi grazie a un’antenna parabolica ospitata dal Comune di Bergeggi. Il computer e il sistema di immagazzinamento sono in rete con il Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova consentendo ai ricercatori di avere accesso ai dati in tempo reale.

In sei settimane di funzionamento il sistema ha registrato i suoni di diversi cetacei, in particolare nei primi giorni di luglio ha identificato la presenza di capodogli in transito nell’area di mare davanti al porto di Vado e grazie alle informazioni acquisite ha permesso il 13 di luglio l’avvistamento di due individui. Sul sito del progetto www.whalesafe.eu sarà presto inserita una cartina che consentirà di vedere il numero degli  individui rilevati, il luogo in cui stavano transitando e il giorno.

Oltre al sistema di monitoraggio, è stato sviluppato un protocollo di condotta per ridurre i rischi di disturbo e di collisione che ad oggi è già stato firmato da Costa Crociere e da altri Enti e Organizzazioni che operano nell’area interessata.

Il progetto Whalesafe, cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Life+, è coordinato dall’Università degli Studi di Genova (Dipartimento di Fisica e Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita) insieme ai seguenti partner: Costa Edutainment, Direzione Marittima di Genova, Capitaneria di Porto di Savona e Softeco Sismat.

[/hidepost]

Pubblicato il
5 Settembre 2018

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora