Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

In Libia petrolifero a rischio

Michele Marsiglia

ROMA – “Non è più possibile, almeno al momento, continuare a trattare per proseguire gli investimenti e le attività economiche petrolifere in Libia. La situazione non è più controllabile, principalmente per incontri e meeting a Tripoli”. Questo il preoccupante giudizio del presidente della FederPetroli Italia, Michele Marsiglia.

“Da circa un anno – continua Marsiglia – abbiamo iniziato una fase di recupero economico per le aziende che sono rimaste danneggiate dal mancato incasso delle attività svolte su alcuni giacimenti. Dal 2011 l’effetto domino ha creato una fase di criticità alle aziende che hanno contribuito alla realizzazione di infrastrutture per l’estrazione di olio e gas. Definiamo la nostra operatività di massima allerta e non possiamo esporre a rischio risorse umane, attività e le stesse aziende di settore”.

[hidepost]

“L’impatto per l’indotto internazionale dell’Oil & Gas non è da poco – sottolinea ancora – visto che sono già in ritardo diversi progetti e lontani i livelli produttivi di anni fa. Al momento, abbiamo riscontro che alcune strutture petrolifere hanno richiamato il personale su siti di elevato rischio. Attendiamo nelle prossime ore di conoscere l’evolversi della situazione per avere informazioni più chiare e delineate ed organizzarsi sui piani di azione da seguire”.

[/hidepost]

Pubblicato il
8 Settembre 2018

Potrebbe interessarti

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora