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Bureau Veritas un’ATI con Parson per il ponte

GENOVA – Ponte Morandi, non si può sbagliare ed è indispensabile oggi definire una struttura organizzativa che garantisca tempi certi, qualità e affidabilità del progetto, qualità e affidabilità nel tempo dell’opera. È in questa ottica che Bureau Veritas si dichiara da subito disponibile e pronto a far parte di un raggruppamento che comprenda gruppi internazionali, che già hanno manifestato l’interesse e che sono tecnicamente incontestabili, come l’americana Parson, nonché l’eccellenza tutta genovese come l’Istituto Italiano della Saldatura con un obiettivo preciso: garantire, specie nell’ambito delle funzioni di project management, gli standard più elevati ponendosi al servizio del Paese e di Genova. Un’ Associazione di imprese la cui affidabilità, così come l’assenza di legami con il passato, potrebbe essere la chiave di volta.

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“Essere parte di un progetto così ambizioso è un dovere morale – afferma il genovese Ettore Pollicardo, CEO di Bureau Veritas Italia – credo, come tutti, che il fattore tempo rappresenti una variabile non indipendente per il futuro della nostra città, dell’economia della nostra Regione e del sistema logistico italiano. Bureau Veritas come gli altri soggetti coinvolti ha al suo interno le professionalità e le esperienze internazionali indispensabili per intervenire da subito sulla realizzazione della nuova infrastruttura, così come in un’operazione di mappatura delle grandi opere infrastrutturali italiane. Ciò nel quadro di un codice e anche di uno status del nostro Istituto che lega il suo valore alla affidabilità”.

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Pubblicato il
15 Settembre 2018
Ultima modifica
11 Febbraio 2019 - ora: 16:05

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