FERCAM, tra LNG e futuro

Thomas Baumgartner
VIPITENO (BZ) – In occasione della recente inaugurazione dell’impianto di rifornimento LNG, primo in Alto Adige ed in tutto lo strategico asse della A22 che collega la Pianura Padana all’Austria e alla Germania, sono stati consegnati a FERCAM i primi due camion Iveco che utilizzeranno il gas naturale liquefatto su queste tratte. Ne parliamo con Thomas Baumgartner, presidente del grande operatore logistico, in particolare sulle azioni che il gruppo porta avanti nell’ambito della sostenibilità ambientale.
Presidente Baumgartner, la consegna di questi due nuovi mezzi a LNG è il vostro primo passo verso un trasporto ambientalmente sostenibile?
Questi due camion sono l’ulteriore passo; in realtà FERCAM da sempre è impegnata a lavorare con il minore impatto possibile sull’ambiente. I nostri mezzi sono da sempre tecnologicamente all’avanguardia tanto che oggi sono ormai tutti con motorizzazione Euro VI. Seguiamo la tecnologia LNG dal suo avvento, ma non solo: lavoriamo anche nella ricerca di diverse soluzioni trasportistiche tanto che dal 1977 siamo fautori del trasporto combinato via strada e continuiamo ad investire su questo.
[hidepost]
Quale è stato il vostro percorso nei confronti dei mezzi a LNG? E come lo prevede per il futuro?
Abbiamo sperimentato tre anni fa i primi mezzi con 330 HP in Spagna, paese che ha una rete distributiva che garantisce maggiori possibilità di rifornimenti, ma soprattutto strade piuttosto pianeggianti, idonee a tali potenze che invece non sono adeguate ai nostri passi alpini. Gli esiti sono stati positivi sia dal lato del consumo che dell’affidabilità dei mezzi. Lo scorso anno abbiamo quindi investito in altri 10 mezzi nella Pianura Padana nell’area di Piacenza. Abbiamo eseguito anche lavori di retrofitting per il passaggio di mezzi da gasolio a gas liquido. Non appena sono usciti nuovi modelli con potenza di 460 HP abbiamo ordinato due mezzi, più 10 in opzione, per poterli utilizzare per l’attraversamento alpino via Brennero per i nostri servizi di trasporto internazionale Italia-estero, in attesa che fosse operativa la stazione di rifornimento di Vipiteno. L’inaugurazione di questa stazione LNG era davvero necessaria per operare, dato che la più prossima sarebbe stata a Verona e che in Austria e Germania non esistono ancora reti di distribuzione. Oltretutto come è noto l’Austria ha pronte nuove limitazioni alla circolazione dei mezzi pesanti Euro V e VI sull’asse del Brennero, che potrebbero penalizzare fortemente il flusso da e per l’Italia ed è importante essere pronti in questa zona con i mezzi a LNG. Dato inoltre che grazie a questi motori potenti i nuovi camion riescono ad attraversare i valichi alpini ed appenninici, risultano adatti per il trasporto a lungo raggio. E il nostro auspicio è che si provveda a costruire celermente una rete di distribuzione adeguata di LNG per poterli utilizzare anche nel centro e nel sud Italia, isole comprese.
Quali performance forniranno questi nuovi mezzi dal lato della sostenibilità ambientale?
Da quanto ci dicono i costruttori abbiamo una riduzione NOx del 60% rispetto agli Euro VI (veicoli diesel, che per la loro tecnologia avanzata già emettevano meno NOx di una vettura), un meno 15% di CO2 che può ridursi fino a diminuzione del 95% con l’utilizzo del biometano, e riduzione del particolato (PM) rispetto ai motori diesel di circa il 95-99%. Le emissioni sono dunque quasi annullate ma oltre a questo c’è il grande vantaggio che i motori a gas hanno una rumorosità dimezzata rispetto ai motori diesel.
FERCAM crede ed investe anche nelle soluzioni intermodali; quali ritiene siano le necessità più impellenti per garantire una valida mobilità delle merci?
Il trasporto su camion oggi è messo all’indice per il suo impatto sul territorio principalmente per il danno atmosferico, acustico e per l’intasamento delle strade; e la soluzione prevista dai politici è il trasferimento totale del trasporto merci sulla ferrovia. Al di là del fatto che la ferrovia avrà sempre bisogno del camion nell’ultimo miglio, ritengo impossibile che riesca ad assorbire tutto questo carico. E’ invece più realistico pensare che potrà recepire solo gli incrementi futuri. La ferrovia deve in ogni caso diventare molto più efficiente e molto più affidabile di quanto sia oggi, perché altrimenti rappresenterà solo un costo per la collettività. Se prendiamo il caso della direttrice del Brennero che costituisce il passaggio più idoneo per arrivare ai mercati del Nord Europa – e sappiamo che l’Italia esporta il 70% delle merci attraverso i valichi alpini per raggiungere i paesi del centro e del nord Europa – vediamo che al momento non ci sono alternative alla strada in quanto con l’attuale infrastruttura ferroviaria ed i relativi terminal intasati, non è possibile aumentare lo shift modale.
Per questo non si può prescindere dal rendere meno impattante il trasporto stradale. Con il gas naturale liquefatto abbiamo ottimi risultati per la riduzione delle emissioni che oltrepassano di gran lunga quelli già ottimi ottenuti con i veicoli Euro VI; e una prima soluzione al disturbo acustico con la riduzione di 8 dB.
Occorre che anche l’Austria con il Tirolo segua l’esempio della Germania che ha deciso di eliminare il pedaggio autostradale per i mezzi pesanti a GNL per gli anni 2019-2020. Non si comprende come la politica austriaca non si adoperi convenientemente su questa strada per agevolare l’utilizzo di questi mezzi emanando disposizioni volte all’eliminazione del divieto notturno e settoriale di circolare nel Tirolo e alla diminuzione del pedaggio autostradale. Anche la politica italiana dovrebbe quindi spingere in questo senso. Ed ecco anche la ragione dell’incontro che si è tenuto all’inaugurazione dell’impianto di distribuzione di Vipiteno cui erano invitati e presenti dei politici.
LNG come soluzione valida in attesa che la ricerca produca ancora nuovi sistemi sempre meno impattanti. Cosa intravede FERCAM per le soluzioni future?
Seguiamo lo sviluppo delle nuove tecnologie e riteniamo quella elettrica una soluzione a lungo periodo. Non appena abbiamo saputo che TESLA nel 2019 costruirà camion elettrici ne abbiamo ordinato uno totalmente elettrico e lo abbiamo fatto per spingere i costruttori europei ad andare verso questa direzione, nonostante le difficoltà che incontreremo per l’importazione del mezzo dall’America, per la sua omologazione ed altro ancora. Abbiamo già un progetto in fase iniziale per la distribuzione cittadina con 20 mezzi elettrici Mercedes Canter. Lo sviluppo di questo progetto riguarda mezzi più piccoli perché il raggio di autonomia chilometrica è logicamente limitato. Vedremo poi come evolveranno tecnologia ed industria in questo senso e se riusciremo in futuro ad avere un mezzo elettrico soddisfacente soprattutto sul lungo raggio.
Cinzia Garofoli
[/hidepost]