Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Progetto Biomar e pesca

LIVORNO – Sono al nastro di partenza le iniziative del progetto BIOMAR, annunciate nel convegno dal titolo “Biodiversamente in Mare”, promosso da Comune di Livorno e Osservatorio Toscano per la Biodiversità della Regione Toscana. I lavori si sono svolti due giorni fa, giovedì, al Cisternino di Città, nella sala conferenze.

Il progetto BIOMAR, realizzato dal Comune di Livorno in partenariato con il Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” (CIBM) e la Cooperativa Costa Balenae, si è aggiudicato un contributo regionale nell’ambito del bando Go Green 2018 Biodiversità Marina, in particolare per le attività di “Foto identificazione e censimento specie” e per la “Formazione e informazione”.

[hidepost]

Le tematiche trattate al convegno riguardano principalmente l’impatto dell’attività di pesca sugli ecosistemi marini della Toscana, in particolare nell’area del “santuario dei cetacei” Pelagos.

Il convegno si è quindi rivolto agli enti e agli operatori che svolgono le loro attività in mare (associazioni e consorzi di pesca professionale e sportiva, diving, organi dello Stato che operano nel settore, istituti di ricerca) e ai Comuni firmatari dell’accordo Pelagos.

Uno degli obiettivi principali del progetto BIOMAR è quello di raccogliere dati sui cetacei, le tartarughe marine e gli elasmobranchi (squali e razze) che popolano il mare toscano, analizzando l’impatto delle attività umane e della contaminazione ambientale, in particolare sulle specie più vulnerabili, per la cui tutela occorre incrementare pratiche di pesca maggiormente sostenibili e diffondere una maggiore consapevolezza tra i pescatori.

Al convegno sono state illustrate le modalità di censimento delle catture accidentali, i principali aspetti normativi e le attività di controllo sul pescato, l’ecologia delle specie colpite dalle attività di pesca, le caratteristiche dell’area di interesse scientifico Santuario Pelagos e i progetti pilota per lo studio dell’impatto della pesca sui mammiferi marini.

Ad aprire i lavori sono intervenuti l’assessore comunale all’ambiente, Giuseppe Vece, e il dottor Sergio Ventrella, dell’Osservatorio toscano per la Biodiversità.

Varie relazioni sono state tenute da rappresentanti di ARPAT, del CIBM, della Capitaneria di Porto e della Coop. Costa Balenae. Ecco i temi e i relatori che hanno introdotto il successivo dibattito.

Biologia dei pesci cartilaginei e loro monitoraggio in Toscana: dottoressa Cecilia Mancusi, ARPAT – Settore Mare.

La problematica dello scarto nell’attività di pesca: il contributo dei pescatori per lo sfruttamento sostenibile delle risorse marine: dottor Paolo Sartor – Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia applicata “G. Bacci”.

La pesca responsabile: aspetti operativi di salvaguardia e di controllo: C.F. (CP)  Massimo Tomei – Capo Servizio Operazioni della Capitaneria di Porto di Livorno.

Santuario Pelagos: risorsa e fattori di minaccia: dottoressa Patrizia Patti – Cooperativa Costa Balenae.

[/hidepost]

Pubblicato il
27 Ottobre 2018

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio