Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

“Cold ironing” e porti italiani: rilanci, dubbi e rilievi sui costi

ROMA – Che succede al programma europeo di “elettrificare” i porti per consentire alle navi di spegnere i motori a banchina? L’unico scalo nazionale che ha realizzato ad oggi un impianto funzionante, Livorno, l’ha visto utilizzato solo un giorno, con il collaudo affidato a una nave militare, poi, il deserto dei tartari. Cioè la vana attesa di qualche nave capace di collegarsi. Pare che non ce ne siano, o almeno che non frequentino le nostre acque o non abbiano apparati compatibili. Nel frattempo, anche Genova annuncia che sta per realizzare un analogo impianto – affidato alla stessa società che ha fatto quello livornese – per ottemperare alle disposizioni europee e nazionali sui porti “green”. Sarà, se non sbagliamo, il secondo porto italiano ad avere il “cold ironing” come l’hanno chiamato in gergo. Ci aveva provato anche Venezia, ma pare che dal calcolo tra costi e benefici abbia dedotto che è meglio rifletterci sopra. Tra l’altro ci sono problemi anche di compatibilità perché non tutte le navi – in teoria possibili clienti del “cold ironing” – hanno apparati elettrici compatibili con la fornitura da terra. Insomma, l’impressione è che si stia sollevando il coperchio di un vaso di Pandora. O che si faccia del terrorismo…

[hidepost]

A confermare che ci sarebbero problemi arriva un’indiscrezione da Roma, relativa all’impianto realizzato a Livorno. La Corte dei Conti avrebbe deciso di verificare la procedura relativa al “cold ironing” livornese, non tanto sul piano della legittimità degli atti – su cui non si discute – quanto sul mancato utilizzo di una struttura importante che è costata fior di milioni di fondi pubblici ed è di fatto ancora vergine di utilizzo.

Difficile capire se l’indagine si possa – o debba – estendere all’intero programma del “cold ironing” italiano, metta in dubbio anche gli eventuali vantaggi economici ed ambientali del programma stesso, o si fermi – ammesso che le indiscrezioni siano confermate – alla realtà livornese. È interessante avere invece la conferma che Assoporti fin dall’estate scorsa ha sottoscritto un accordo con Enel X per far sbarcare la mobilità elettrica nei principali porti italiani, attraverso la sistemazione di 300 punti di ricarica per veicoli elettrici. È scritto nell’accordo che saranno dotati di colonnine di ricarica veloce (sistema Multi-vendor) tutti i principali porti dei quindici “sistemi”. Zeno D’agostino, parlando del protocollo, ha comunque sottolineato che è mirato “ad incentivare l’uso dell’auto elettrica all’interno dei porti”. Non si parla di “cold ironing”. È solo un caso?

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Novembre 2018
Ultima modifica
23 Novembre 2018 - ora: 18:08

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio