Federmanager, tanti valori

(da sx) Fabrizio Ceccarini e Claudio Tonci.
LIVORNO – Si parla e si scrive spesso di portualità, di categorie e di proposte; ed è obiettivamente difficile trovare nelle cronache quotidiane iniziative di Federmanager, l’associazione nazionale che a Livorno con la sigla ADAI opera a contatto con le istituzioni. Eppure sia il presidente Claudio Tonci, sia il vicepresidente Fabrizio Ceccarini, sono due manager di lungo corso, che dopo aver ricoperto importanti cariche in terminal o impianti portuali, oggi si dedicano in stretto rapporto con Confindustria e con Confapi alle problematiche del porto e dei dirigenti dei vari settori privati portuali. Un exploit che conferma la loro portata è il workshop in programma tra due giorni alla Fortezza Vecchia, venerdì 7 dalle 9 alle 13, con il progetto di collaborazione tra le Autorità di sistema di Genova, La Spezia, Livorno e Civitavecchia con due tavole rotonde rispettivamente sui traffici e sulle crociere.
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Lavorano dunque senza grandi ritorni sulla piccola stampa quotidiana Tonci e Ceccarini: eppure il crono-programma delle loro iniziative livornesi parte da lontano. Ne citiamo qualcuna: interfaccia tra università e operatori (coinvolgimento a più riprese della professoressa Colombini e del suo centro di studi logistici); trasporto ferroviario in Toscana; riordino delle normative su portualità e logistica; sinergie tra sanità pubblica e integrativa; il ciclo dell’acqua; l’assistenza integrativa Fasi; alternanza scuola-lavoro con gli istituti cittadini Cecioni, Galilei e Cappellini. In dieci anni le iniziative sono state tante, e continuo l’impegno anche sui contratti, oltre alla collaborazione con il RINA per una certificazione delle competenze che, sia pure su base volontaria, pone una specie di marchio di qualità di fondamentale importanza per i dirigenti che intendano cercare nuove chances nel mondo del lavoro o comunque certificare le proprie competenze e i curricula.
Punto d’arrivo dell’attività di Federmanager a Livorno – ma anche a livello nazionale – è lavorare per creare sinergie dei sistemi e delle organizzazioni, come si dirà venerdì prossimo in Fortezza Vecchia, insieme ai presidenti delle quattro AdSP che hanno aderito all’incontro. Con proiezioni importanti anche sul territorio, a partire dall’interporto Vespucci di Guasticce, dell’aeroporto Galilei di San Giusto e da tutte quelle realtà che – citano con particolare attenzione la Giorgio Gori e il suo fondatore livornese Caponi – hanno saputo affermarsi come esportatori di altissima qualità in tutto il mondo. Della serie: Livorno e i suoi manager non sono periferia, sono cuore pulsante di una logistica internazionale di primo livello.
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