Il Porto dei piccoli sul “Liburna”

Nella foto (di Francesco Parodi): Lo staff del Porto dei piccoli con Gloria Camurati al centro della foto; alla sua sx Giuseppe Tarzia e Ignazio Messina, alla sua dx Pierpaolo Ribuffo e Nello D’Alesio.
LIVORNO – Il Porto dei piccoli, come ogni anno in questo periodo, si è riunito per salutare anche i tanti amici e sostenitori livornesi; e lo ha fatto sulla nave Liburna della Toremar, la compagnia del gruppo Onorato Armatori che da due anni lo supporta anche nei suoi trasferimenti verso la Sardegna, l’Elba, e le varie località dove raggiunge i bambini che vivono l’esperienza della malattia, per portare loro sollievo. Ad accogliere sulla Liburna tutto lo staff della onlus genovese, che opera dal 2005 anche a Livorno ed ha esteso recentemente le sue attività di sostegno anche all’Elba a Piombino, a Lucca e a Barga, anche il contrammiraglio Pierpaolo Ribuffo comandante dell’Accademia Navale di Livorno, il direttore marittimo della Toscana contrammiraglio (Cp) Giuseppe Tarzia e l’armatore Nello D’Alesio, primo fra i tanti sostenitori livornesi del Porto dei piccoli e sempre fattivamente presente.
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L’obiettivo dell’associazione presieduta dall’armatore Ignazio Messina e diretta dalla fondatrice Gloria Camurati è quello di creare spazi di divertimento, svago e comunque cultura per tantissimi bambini e familiari negli ospedali e anche domicilio con varie attività ispirate al mare, al porto, alla natura e lo persegue garantendo ogni anno migliaia di ore di servizio gratuite di diversi operatori socio-psico-pedagogici, di volontari formati, coinvolgendo inoltre decine di unità medico-pediatriche. Le aree dove vengono svolte le attività sono dunque gli ospedali, le case, ma anche le scuole ed altri luoghi di interesse scelti per gite con i bambini e le loro famiglie. È un grande impegno quello dell’associazione Porto dei piccoli, sotto ogni aspetto, di organizzazione, economico, ma anche emotivo, perché l’empatia fra gli operatori ed i bambini, seppur mediata dalla evidente professionalità, è coinvolgente e lo si è capito molto bene l’altra sera dai racconti delle loro esperienze di questo anno che va a concludersi. Nella serata i giovani operatori volontari nei vari poli della onlus hanno informato sul compito che svolgono con delicatezza ed attenzione ormai in tante regioni: Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Sardegna e recentemente anche nel Lazio: “Non è mai troppo quello che si fa per un’associazione come questa e aiutare ad aprire le porte a Civitavecchia, anche insieme alla Marina Militare, dimostra come con l’impegno di tutti si possa, porto dopo porto, regione dopo regione, mare dopo mare, crescere insieme e portare buoni frutti – ha detto il direttore marittimo della Toscana, ammiraglio Tarzia -. Noi vogliamo essere quell’acqua che aiuta e sostiene l’associazione a svilupparsi, radicarsi e diventare importante anche a Livorno. In ciascuno dei porti coinvolti la comunità non trascura di offrire il proprio contributo e la propria presenza e questo è un simbolo importante delle relazioni che Il Porto dei piccoli riesce a creare”. Parole queste in piena condivisione con quelle del comandante dell’Accademia Navale ammiraglio Ribuffo che nel suo saluto di apertura aveva sottolineato la naturale vocazione del marinaio e di chi va per mare che è quella di dare una mano a chi si trova in difficoltà, con ciò assicurando l’impegno dell’Accademia Navale a diffondere presso i propri allievi la realtà del Porto dei piccoli ed a trovare quanto prima iniziative utili a sostenerla.
L’organizzazione della bella serata sulla Liburna è stata resa possibile dalla collaborazione offerta dal gruppo Onorato a cui è andato il plauso e ringraziamento della direttrice Gloria Camurati e del presidente Ignazio Messina, che ha anche rilevato il lodevole aspetto di veder aggregati in un comune intento tutti quegli operatori portuali che altrimenti spesso operano con spirito di concorrenza.
C.G.
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