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Apre sulle infrastrutture la 3a edizione di SF&LMI

MILANO – È conto alla rovescia ormai per la terza edizione di Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry in programma al Centro Conferenze di Assolombarda a Milano il 31 gennaio e 1 febbraio. E sull’attualità del meeting fa testo l’intera sessione di apertura, che sarà dedicata alle infrastrutture. Tema: Il sistema infrastrutturale italiano nel contesto europeo e mediterraneo: fragilità e sviluppo necessario. Il parterre è di alto livello e il dibattito si prospetta vivace. Ecco alcuni degli argomenti in agenda ed i relatori chiamati a trattarli: la qualità dei corridoi logistici italiani in prospettiva internazionale giudicata dalle imprese committenti; l’evoluzione degli scenari infrastrutturali e di mercato sugli assi transfrontalieri alpini; gli interventi sul sistema infrastrutturale al servizio del ruolo dei porti liguri di “porta d’ingresso e uscita” d’Italia e d’Europa; le valutazioni macro e microeconomiche degli investimenti.

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Anche i relatori sono di spicco: Daniele Testi di Contship, Oliviero Baccelli del CeRT della Bocconi (e consigliere di amministrazione di TELT), Marco Ponti ed altri.  SF&LMI dà però anche voce direttamente alle imprese, per capire cosa ne pensano della questione delle dotazioni logistiche e di trasporto italiane. La sessione chiude infatti con un panel in cui la parola passa ai committenti, ossia alle aziende della produzione, nei settori chimico-farma, cereali e semi oleosi, impiantistica.

Da contraltare ed estensione oltre i confini del “discorso sulle infrastrutture”, la seconda giornata della manifestazione si apre con la geologistica, ossia la risultante dell’influenza reciproca e complessa tra logistica e geopolitica. Argomento attualissimo e ampio, trattato da un angolo visuale nazionale ma con ampie “gite a Chiasso”, dalla sponda sud del Mediterraneo, da Suez al Golfo di Oman all’Asia Centrale. Si scopre il Grande Gioco planetario di cui anche l’Italia e gli operatori della logistica e del trasporto devono occuparsi.

Anche qui panel di relatori di rilievo assoluto: dal guru delle reti commerciali, fisiche e virtuali dell’Università del Piemonte Orientale e dell’ISPI Alessia Amighini  a Giorgio Cuscito che su Limes cura il “Bollettino Imperiale”, da Alessandro Panaro dell’SRM sugli effetti del raddoppio di Suez allo storico Marco Valle sulla storia dei rapporti tra l’Italia e il Canale per antonomasia (quest’anno si celebrano i 150 anni), per culminare con l’intervento del Comandante della Squadra Navale della Marina Militare, ammiraglio di squadra Donato Marzano. E ancora: la guerra dei porti nel Golfo di Oman, l’utilizzo delle private security companies nella logistica, le vie del grano, dalle quali dipende tanta della nostra agroindustria, le supernavi e il processo di selezione forzata che effettuano sui porti, lo short sea mediterraneo… Insomma un corso crash introduttivo per gli auspicati Chief Geopolitics Officers di cui dovrebbero dotarsi le aziende, logistiche e della produzione.

Approfondimenti su tutte le altre sessioni in programma sul sitowww.shippingmeetsindustry.it

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Pubblicato il
16 Gennaio 2019

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