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LTT accetta il TAR

Federico Barbera

LIVORNO – Federico Barbera, amministratore unico dell’LTT (Livorno Terminal Toscano Srl) in una nota diramata alla stampa afferma di aver “preso atto della situazione di gravissima difficoltà in cui versa il sistema portuale livornese per le note vicende ampiamente riportate dagli organi di stampa” e di ritenere dunque “di non dover interporre appello presso il Consiglio di Stato avverso alla sentenza del Tribunale Amministrativo della Toscana che l’ha vista soccombente in giudizio per l’assegnazione della concessione dell’area demaniale destinata dal PRP allo svolgimento di attività terminalistiche per le merci alla rinfusa nel porto di Livorno”.

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“Conferma comunque il proprio convincimento – sottolinea Barbera – di aver visto leso il diritto ad una trasparente ed equanime valutazione in assenza di preventiva dichiarazione dei criteri di giudizio dei piani industriali proposti dai partecipanti alla gara di comparazione, cosa peraltro confermata dal parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha inteso censurare il comportamento dell’AdSP di Livorno e Piombino, con parere del 24.11.2017. LTT esprime anche soddisfazione per aver avviato a livello nazionale la discussione sulla ineludibile necessità di avere Regolamenti coerenti con le normative nazionali ed europee per l’assentimento delle concessioni. È infatti indispensabile che si regolino, limitino e definiscano le discrezionalità dell’Authority competente”.

“Il recepimento della maggior parte delle doglianze fin qui manifestate da LTT e riportate nel progetto di regolamento proposto dall’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale – continua Barbera – mostrano quanto esse fossero puntuali appropriate e condivisibili. LTT, comunque, intende facilitare la conclusione di un rapidissimo trasferimento delle attività di TCO dalla attuale posizione alla Sponda Est, ponendo così la stura anche alla gara per la privatizzazione della Porto 2000 che nella permanenza dei traffici delle rinfuse alla Calata Orlando vede impedita la conclusione. L’amara morale della vicenda che ha riguardato LTT e l’istanza di concessione è la conferma che i tempi della burocrazia e quelli di realizzazione di progetti industriali, anche importanti e di sicuro futuro respiro, sono incompatibili tra loro e con i più elementari principi ispiratori della libertà di impresa e della libera concorrenza. Basti pensare che tra la conclusione della procedura di comparazione avvenuta il 5 Giugno del 2017, e la delibera del Comitato di Gestione dell’11 Novembre 2017 sono intercorsi ben 149 giorni, senza alcuna ragione né tantomeno attività, almeno per quanto conta alla scrivente”.

“Malgrado tutto comunque in presenza di regole certe e trasparenti, – conclude Barbera, stigmatizzando anche i molteplici ruoli svolti dal segretario generale nell’operazione – LTT non esclude di potersi in futuro interessare a nuovi progetti industriali”.

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Pubblicato il
23 Gennaio 2019

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