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Al diavolo i sor Tentenna delle trivelle

RAVENNA – Potremmo anche prenderla a ridere, se non ci fosse invece da piangere. Perché sembra non ci si renda conto, là dove si vuol fare dell’ambientalismo sulla pelle dell’economia del Paese e della gente che lavora, che non siamo l’ombelico del Mondo.

È il caso – ma non il solo – delle trivellazioni in Adriatico. Nel vertice del presidenti di AdSP se n’è parlato, ma con preoccupazione degli adriatici forse nemmeno troppo condivisa dagli altri. Non disturbate il Manovratore di Roma?

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Eppure è dato per certo che sotto questo nostro mare ci siano enormi giacimenti di energia, in particolare di gas. E che succede? Succede che la Croazia sta trivellando a tutto spiano anche a poche miglia dalle nostre coste – in terra pannonica ma anche in mare – mentre da noi il “Decreto semplificazioni” bloccherebbe sia le trivellazioni sul mare, sia addirittura la pianificazione di studi successivi ad hoc. Confindustria Energia strilla, la regione Emilia-Romagna si mobilita; e sabato prossimo è prevista una grande manifestazione nazionale dei “caschi gialli”. Ma da Roma sembra opporsi solo un muro di gomma. Si, no, forse…

E allora? Parliamoci chiaro: la difesa dell’ambiente è un dovere, non un optional. Ma trivellare alla ricerca di indispensabili fonti di energia – che acquistiamo oggi a caro prezzo dall’estero – è altrettanto doveroso, se gli interventi si fanno con tecnologie che salvaguardino ambiente marino e terrestre, che garantiscano severi controlli, e che ci aiutino ad avere energie pulite.

Possibile che certe demagogie pseudo-ambientaliste la vincano solo perché c’è il solito comitato NIMBY che promette voti? Per favore, non fateci ridere. Specialmente, non fateci piangere. E trivelliamo: con coscienza e attenzione, con il pieno rispetto di tutte le salvaguardie ambientali. Ma che i sor Tentenna se ne vadano al diavolo, una volta per tutte.

Antonio Fulvi

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Pubblicato il
6 Febbraio 2019

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