Dall’Elba la madre del cretino
LIVORNO – Erano le 02.46 di notte di martedì – riferisce una nota della locale Guardia Costiera – quando perveniva alla sala operativa della Capitaneria di porto di Portoferraio la segnalazione di un’unità in difficoltà con quattro persone a bordo nel canale di Piombino. Prontamente la Guardia Costiera elbana – continua la nota – poneva in essere ogni più utile azione al fine di riscontrare la segnalazione e verificarne la fondatezza. Tuttavia, fin da subito, le conversazioni con la persona che aveva dato l’allarme apparivano confuse e quasi sempre contraddittorie. Nonostante la difficoltà ad acquisire informazioni utili dal segnalante, la Capitaneria di porto provvedeva ad esperire le attività ricognitive del caso senza alcun esito.
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Alle 5 circa le ricerche venivano sospese in ragione della mancanza di fondamento della segnalazione stessa. Ma non è tutto. Le successive attività di controllo – continua la nota – facevano scoprire che la persona che aveva dato l’allarme era già nota ed era già stata segnalata per precedenti falsi allarmi verificati dalla Guardia Costiera.
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Se non fosse che certi stupidi scherzi rischiano conseguenze ben più gravi di una notte di ricerche inutili – e già questo è un danno, quando c’è l’impegno di gente che si fa un dovere di correre in aiuto sul mare – bisognerebbe limitarci a ricordare che la madre dei cretini è sempre incinta. In questo caso la Guardia Costiera è riuscita a disinnescare il cretino di turno, dopo due ore di ricerche non sempre facili nella notte. Ma visti i precedenti del suddetto “habitué dei falsi allarmi” c’è da sperare che almeno adesso gli arrivi una solenne sculacciata. E c’è da sperare pure che la faccenda sia soltanto una dimostrazione d’incoscienza o poco più.
Perché qualche volta viene da pensare che un falso procurato allarme serva a dirottare le forze dell’ordine in una zona per avere “mano libera” in un’altra. Ci hanno raccontato che succede anche con la droga: una “soffiata” per far ritrovare un modesto quantitativo mentre da tutt’altra parte ne transita una tonnellata.
Ci auguriamo che in questo caso non sia così. E che valga il folgorante detto di Eros Drusiani: “I coglioni, come i cretini, sono assai più di due”.
A.F.
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