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Conftrasporto al governo: incentivi alle classi ‘euro’

ROMA – L’età media degli automezzi italiani adibiti al trasporto merci è di 13,5 anni e il 63,1% dell’intero parco circolante è di categoria euro inferiore alla 4. Sono i dati impietosi diramati dal ministero Infrastrutture e Trasporti al 31 dicembre 2018, che il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè ha commentato a Transpotec, il Salone dei trasporti e della logistica conclusosi domenica a  Verona. Questa la tabella delle anzianità diramata dal ministero.

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Tipologia

Automezzi

%

Anno

Anzianità

Euro 0

91.000

13,7

< 1992

> 26 anni

Euro I

59.000

8,9

1993-95

23-25 anni

Euro II

102.000

15,4

1996-2000

18-22 anni

Euro III

166.500

25,1

2001-2005

13-17 anni

Euro IV

33.700

5,1

2006-2008

10-12 anni

Euro V

129.000

19,4

2009-2015

5 -9 anni

Euro VI

82.300

12,4

dal 2015

< 4 anni

Totale

663.500

100

“Con questi veicoli – afferma Paolo Uggè – è impossibile che i nostri vettori possano adeguarsi alla recenti normative comunitarie in materia ambientale (dir. 2016/2284 e nuova intesa tra Parlamento europeo e Consiglio del 18 febbraio 2019), che prevedono la riduzione del 15% delle emissioni inquinanti entro il 2025 e del 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2018”.

“Oltretutto le maggiori città italiane stanno sempre più emanando provvedimenti che vietano l’ingresso nei centri urbani dei veicoli diesel inferiori alle categorie euro4, che comunque – aggiunge Uggè – hanno già più di dieci anni di vita. Continuando di questo passo sarà impossibile, per molte imprese di autotrasporto, soprattutto quelle monoveicolari o con un parco disponibile ridotto, continuare a lavorare”.

“Chiediamo quindi, ancora una volta, al Governo di adottare politiche di concreto sostegno per il rinnovo del parco circolante italiano, con la rottamazione dei vecchi automezzi inquinanti, verso i nuovi modelli di autoveicoli ecologici, dotati inoltre dei più moderni sistemi di sicurezza stradale, quali ad esempio la frenata assistita (sistema di sicurezza attiva che riduce il rischio di tamponamento) e l’anti-svio (sistema di avvertimento di abbandono involontario di corsia).

“Il Governo preveda che anche tutte le misure di incentivo per il settore siano caratterizzate da una progressiva correlazione con le classi EURO di emissione. Avremo così un rinnovo graduale e rapido del parco circolante”, conclude Uggè.

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Pubblicato il
27 Febbraio 2019

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