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Progetto SECNET e sviluppi per Trieste, Venezia e Koper

Zeno D’Agostino

TRIESTE – Alla Stazione Marittima triestina si sono svolti i lavori della conferenza finale del progetto “SECNET – Cooperazione istituzionale transfrontaliera per il rafforzamento della security portuale”, co-finanziato dal Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Slovenia 2014-2020.

Il progetto avviato nel 2017 con capofila l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e un budget di circa 1,3 milioni di euro, si pone l’obiettivo di creare le basi per una governance coordinata e permanente della security portuale a livello transfrontaliero dei porti di Trieste, Venezia e Capodistria (Koper) grazie a innovativi strumenti ICT.

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I tre porti hanno sviluppato in maniera congiunta piani di azioni e strategie di lungo periodo attraverso innovazioni tecnologiche e procedurali in tema di sicurezza. Grazie al supporto delle Università di Trieste e del Litorale e del Segretariato Esecutivo dell’Iniziativa Centro Europea, sono stati messi in atto piani per aumentare il coordinamento e la cooperazione, e sono state attuate concrete azioni pilota, quali l’installazione di radar, sirene, telecamere, utilizzo di droni e test per la difesa da attacchi informatici.

Durante la conferenza sono stati esposti al pubblico i principali risultati del progetto. Tra i relatori anche il contrammiraglio Luigi Giardino del Comando Generale delle Capitanerie di Porto e l’esperto Eyal Pinko, ex comandante della Marina di Israele, che illustreranno le più recenti sfide, minacce e strategie nell’ambito della sicurezza fisica e cyber security portuale. Al termine dell’evento, i rappresentanti dei porti di Trieste, Venezia e Capodistria hanno firmato un protocollo congiunto per l’istituzionalizzazione di un sistema di cooperazione transfrontaliera nell’ambito della security portuale.

Per il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Zeno D’Agostino: “La sfida di oggi nel settore marittimo – ha detto – è garantire al massimo livello gli standard di sicurezza per persone, merci e strutture portuali, individuando nuove politiche che non incidano sull’operatività dello scalo e sulla catena logistica a terra. Secnet ha aperto la strada a una proficua collaborazione tra i tre porti per arrivare a un modello di security integrato per l’Alto Adriatico”.

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Pubblicato il
3 Aprile 2019

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