FIRENZE – Chiediamoci pure, se abbiamo lo stomaco buono, dove sta andando l’economia nazionale in questo che, secondo il premier Conte, solo pochi mesi fa aveva promesso sarebbe stato “un anno bellissimo”. Chiediamoci anche – visto che a Roma in fatto di appalti e di grandi opere siamo come al coro dell’Aida: Partiam, partiam, sì, partiam…” ma non si parte mai – quali saranno a breve le scelte nazionali sulla portualità e la logistica per superare quel gap che ormai ci separa da quasi tutte le altre nazioni europee e mediterranee. Tempi grigi, ma è primavera: non si sa mai che spunti il sole.
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Possiamo provare a consolarci registrando che qualche volta la periferia batte il centro, almeno nella programmazione degli eventi a breve. Lunedì prossimo 8 aprile è previsto – facciamo un esempio vicino a casa – proprio nella sede della Regione a Firenze – l’avvio di quello che il presidente Rossi ha definito “avvio del percorso di formazione della strategia regionale toscana per lo sviluppo”. Sviluppo, ovviamente “sostenibile”. Obiettivo nemmeno troppo a ridosso: “Agenda 2030”. C’è tempo dunque. Ma almeno si può sperare.
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