Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Indagine Demopolis-Navigosulle professioni del futuro

VIAREGGIO – Il 38% degli intervistati nell’indagine Demopolis-Navigo presentata nel corso del Versilia Yachting Rendez-vous è ottimista sulla crescita del settore nautico nel prossimo triennio. Per il 67% delle imprese della nautica l’attenzione all’ambiente rappresenta un’opportunità di crescita aziendale.

Oltre un terzo immagina il successo occupazionale di esperti in eco-sostenibilità ed economia circolare.

La crisi del 2008 ha colpito duramente, ma la nautica ha ufficialmente rialzato lo sguardo. E crede in un futuro di innovazione. Quasi 4 imprese su 10 della nautica guardano al prossimo triennio con ottimismo pieno, mentre appena il 10% prevede un indebolimento del comparto.

[hidepost]

Si tratta dei primi dati tratti dall’indagine sui “Fabbisogni occupazionali e di servizi nel settore della Nautica”, realizzata da DEMOPOLIS, in collaborazione con NAVIGO e i partner del progetto ACTION, promosso in seno al programma di Cooperazione Transfrontaliera Marittimo Italia-Francia.

L’Istituto Demopolis, in collaborazione con Navigo, ha intervistato dirigenti e manager di imprese che operano nel settore della nautica in Toscana, Liguria, Sardegna, Corsica e Costa Azzurra, per individuare i fabbisogni di servizi, di competenze e di nuova occupazione. Ben oltre i dati congiunturali, di peculiare interesse è l’analisi delle nuove figure professionali segnalate dalle aziende, strategiche nei prossimi anni nel settore della nautica.

Accanto alle figure più tradizionali gli imprenditori prevedono opportunità occupazionali per esperti di pronto intervento per imbarcazioni, sistemi di monitoraggio e gestione ambientale (36%), ma anche per progettisti di nuove tecnologie nautiche (35%) ed esperti di riprogettazione energetica (34%).

L’indagine Demopolis – Navigo ha inoltre focalizzato l’attenzione alla sostenibilità ambientale nel settore della nautica: per il 38% è ancora poco o per niente diffusa, ed il 36% auspica misure per incentivare l’autoimprenditorialità in ottica di economia circolare.

“Anche per questa ragione – ha spiegato Maria Sabrina Titone, ricercatrice dell’istituto Demopolis – si aprono spazi occupazionali per nuove figure professionali che, secondo oltre un terzo degli imprenditori intervistati, potrebbero risultare funzionali nella nautica in ottica di sviluppo sostenibile all’insegna dell’economia circolare. Si tratta di esperti in gestione della qualità dei processi eco-sostenibili e di prodotto (36%), ma anche  in valorizzazione e riciclo dei materiali (34%), nonché di specialisti nelle politiche territoriali di sviluppo sostenibile (33%)”.

Per il 67% delle imprese l’attenzione all’ambiente rappresenta un’opportunità di crescita aziendale, ma serve rimuovere quegli ostacoli che attualmente si incontrano negli investimenti in sostenibilità ambientale ed in economia circolare: lo dichiara la maggioranza assoluta del campione intervistato da Demopolis. Si tratta di costi eccessivi per l’adeguamento agli standard ed alle normative, ma anche di assurde difficoltà burocratiche (58%).

Alla nautica, per crescere in sostenibilità, oggi serve poter contare su maggiore sintonia e sensibilità istituzionale.

I risultati dell’indagine, illustrati dalla dottoressa Maria Sabrina Titone, ricercatrice dell’Istituto Demopolis, sono stati analizzati e commentati da Pietro Angelini, direttore generale Navigo, da Michele Bertolacci responsabile progettazione europea e cluster per Navigo, dal direttore di Demopolis Pietro Vento e da altri esperti del settore.

[/hidepost]

Pubblicato il
15 Maggio 2019

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio