Ex Trinseo e le aree alle erbacce

Pietro Verna
LIVORNO – Sulla carta è un bel passo avanti: aver finalmente inquadrato il nuovo layout del porto commerciale, con l’ok del comitato di gestione, fornisce finalmente agli operatori, alle aziende e agli stessi terminalisti un riferimento preciso su quanto si potrà fare senza innescare nuovi contenziosi. E bastano – in abbondanza – quelli che ci sono già. Il commissario Verna, che aveva promesso di voler far presto, in questo caso ha mantenuto la parola. E non era facile, visto il nido di vespe che il porto è da qualche tempo diventato.
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Tutto fatto? Piano: rimane aperto il problema dell’area ex Trinseo, quella che il terminal Sintermar si appresta ad acquistare per il proprio traffico di auto allo sbarco e che palazzo Rosciano invece intende cocciutamente di espropriare; guardacaso per destinarla al traffico delle auto (ed eventualmente al parcheggio dei ro/ro). Sembra una contraddizione. Ma chi fa parte del comitato di gestione ci ha spiegato a bassa voce che il tentativo dell’AdSP sarebbe di equilibrare le iniziative dell’armamento Grimaldi (la Sintermar ne ha una quota azionaria) con le pressioni che vengono da altri operatori del ramo, specie ro/ro. Ecco perché l’aggiunta, come casuale, della dizione “anche ro/ro”. Malignità? Ci si chiede però come mai solo oggi si interviene su aree vuote da tempo. Se c’era da espropriare, perché quando Sintermar s’è fatta avanti con piani di utilizzo concreto?
Non sarà una partita facile. Il Tar ha dato ragione alla Sintermar e l’abbiamo scritto. Il comitato di gestione, con qualche perplessità, ha preso atto che l’AdSP intende resistere per arrivare all’esproprio dell’area. Qualcuno, malignamente, ricorda che in fatto di acquisto di aree, l’Autorità portuale livornese (ante sistema) ha ancora sul gozzo una grande area a Collesalvetti che fu acquistata proprio per i ro/ro e le Autostrade del mare. Ora ci pascolano le pecore, malgrado il prezzo d’acquisto: e si dice sia stata silenziosamente messa in vendita (interesse di un supermercato?). Forse qualcosa non quadra anche nella programmazione delle aree. Se qualcuno vorrà spiegarcelo, gli saremmo grati.
Antonio Fulvi
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