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Carlo Salvi, l’azienda che conquista l’estero

GARLATE – Un’impresa italiana come non se ne conoscono molte, per 80 anni ben portati. Carlo Salvi nasce nel 1939 e con il tempo arriva a porsi sul mercato come impresa benchmark per la produzione di fastener e soluzioni per lo stampaggio del filo in ambito aeronautico, automobilistico, elettronico e industriale.

I suoi macchinari per la produzione di elementi di fissaggio sono riconosciuti su scala mondiale per le performance fuori dal comune in termini di durata e qualità, niente male per un’azienda che si trova nella provincia lecchese e che si presenta oggi come leader di mercato per il suo settore.

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Carlo Salvi, grazie alla crescente fama, attira l’attenzione e nel 2016 entra a far parte dell’azienda svizzera Hatebur. Un’unione perfettamente integrata che ha portato ad un aumento della capacità produttiva di Carlo Salvi, portandola a mantenere il turnover sui 25 milioni di Euro. Una fusione che, nell’ultimo biennio, ha permesso anche il consolidamento delle sinergie di gruppo, massimizzato l’organizzazione interna aziendale e la gestione della logistica in un’ottica di ulteriore crescita per il prossimo triennio con focus sulla customer-satisfaction.

“Siamo specializzati nella produzione di stampatrici ad una matrice due colpi, stampatrici a due matrici quattro colpi, ma soprattutto in stampatrici progressive adatte alla produzione di particolari speciali e ad alta precisione” dichiara Marco Pizzi, chief commercial officer dell’azienda. “In passato infatti abbiamo scelto di allontanarci dal mono prodotto per andare oltre e offrire qualcosa di diverso. Il 60% del nostro fatturato è frutto del successo delle nostre stampatrici progressive”.

Continua così Germano Pandiani, chief operating officer di Carlo Salvi: “Abbiamo scelto di creare macchinari hi-tech per lo stampaggio che studiamo e progettiamo insieme ai nostri clienti per il futuro. Questo ci ha portati ad un forte consolidamento nel settore aerospaziale e automotive, in particolare tra i gruppi esteri, grazie alla nostra flessibilità e alle nostre conoscenze nell’ambito dell’engineering design”.

Carlo Salvi si può così definire un’azienda made in Italy innovativa e tecnologicamente avanzata. Afferma Marco Pizzi: “Abbiamo cominciato a guardare oltreoceano vent’anni fa ed è così che abbiamo aperto sedi in Cina, USA e Regno Unito. Ormai contiamo circa cento dipendenti. Questa scelta ha portato l’impresa a raddoppiare il suo giro d’affari in Cina e a guardare verso nuovi mercati, in particolare Giappone e Corea del Sud. Negli USA siamo stazionari, l’andamento è ancora positivo in Europa e anche in Italia dove abbiamo totalizzato un incremento del 10% e dove, siamo certi, cresceremo ancora.”

A proposito di nuovi prodotti, nel corso della fiera Wire 2020 che si terrà a Düsseldorf, Carlo Salvi lancerà una linea di prodotti rivolta ad un nuovo settore di mercato.

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Pubblicato il
17 Luglio 2019

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