Lotta al legno illegale: Italia seconda in Europa

MONZA – L’Italia si piazza al secondo posto per numero di operatori nazionali controllati. Rilevanti anche le verifiche dei Carabinieri forestali sugli importatori che sono quadruplicate. Il bilancio complessivo è di 98 sanzioni amministrative e 9 sanzioni penali in sei mesi di monitoraggio.

Attività divulgative, corsi di formazione e una piattaforma online dedicata agli operatori della filiera del legno obbligati ad applicare la Due Diligence: è questa la ricetta di Conlegno, organismo di monitoraggio designato dall’UE per agevolare l’attuazione del Regolamento EUTR in Italia e contrastare la commercializzazione di legno illegale, causa di ingenti danni al patrimonio forestale mondiale e al settore economico ad esso collegato. A fornire una panoramica sull’applicazione dell’EUTR nei 31 Stati dell’Area Economica Europea (28 Stati UE, ai quali si sono volontariamente aggiunti Norvegia, Islanda e Liechtenstein) è l’ultimo rapporto dell’Environment World Conservation Monitoring Centre (WCMC) delle Nazioni Unite dal quale emerge che sono circa 20.000 gli importatori di legno e derivati in Italia. Una cifra particolarmente rilevante che qualifica la Penisola al secondo posto in Europa, preceduta solo dalla Germania, che ne conta 25 mila, e seguita dalla Francia, con 14 mila importatori, e che trova una certa corrispondenza nella distribuzione dei controlli effettivamente praticati dalle Autorità nazionali competenti per l’EUTR.

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