Guerra e pace sui canoni
LIVORNO – Il riferimento è quanto sta accadendo per il nuovo regolamento delle concessioni nel “sistema” del Tirreno Settentrionale: con un’accelerazione delle consultazioni, degli incontri – e anche degli scontri – sia la settimana scorsa che nei primi giorni di questa. Il tutto in vista del Comitato di Gestione che si è svolto due giorni fa, giovedì, e che ha preferito diluire le decisioni ad ulteriori, prossimi incontri di gennaio. Come a dire: sperando che le Feste portino consiglio.
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Il tema, come accennato è di fondo: il regolamento delle concessioni con i relativi canoni. E i canoni devono essere basati, secondo l’AdSP, sulle nuove normative che impediscono per la prima volta lo scorporo dagli investimenti fatti nei terminal e nelle aree in concessione dei beni mobili. In sostanza: le grandi gru ruotate, che oggi vanno per la maggiore grazie alla duttilità e all’efficienza, non sarebbero più da calcolare come investimenti e quindi per il computo dei canoni. Vale per il “sistema” di Corsini, ma dovrebbe valere anche per tutti gli altri: ma ci sono porti dove il tema è secondario, mentre a Livorno è fondamentale. Da qui gli scontri, anche duri, che nei giorni scorsi hanno portato anche a coinvolgere il sindaco di Livorno Luca Salvetti in un incontro che – da indiscrezioni – avrebbe avuto con i massimo esponenti del terminalismo livornese insieme al comandante del porto alla ricerca di una pace produttiva.
Nei due giorni prima del Comitato di Gestione a Livorno si sono riuniti anche la commissione consultiva e il partenariato. Come detto, bocche cucite ma non certo accordi. C’è chi ha lamentato anche un ritardo (consueto?) nel fornire le documentazioni sulla base delle quali affrontare la discussione. Tutti concordi solo su un tema: bisogna trovare una pace produttiva sulle banchine, perché le guerre lasciano sempre rovine. Il rinvio che lo stesso Corsini ha accettato è già un buon segno.
Fulvi Antonio
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