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Interporto Padova rafforza la sua vocazione nei traffici marittimi potenziando le sinergie con i principali porti

Interporto Padova Spa è una delle principali realtà del settore a livello nazionale.

Nata nel 1973, è una società controllata da Camera di Commercio, Comune e Provincia. Ha in proprietà più di un milione di mq fondiari di aree e, negli ultimi quindici anni, ha investito circa 200 milioni di euro. Oggi è proprietaria di 270.000 mq coperti di magazzini (dei quali 20.000 a temperatura controllata) oltre a uffici e a una grande struttura intermodale di 246.000 mq, il cuore del sistema terminalistico di Padova. Anche il terminal di Mercitalia Logistics (70.000 mq) è dato in locazione a Interporto Padova, che lo gestisce in un tutt’uno omogeneo con il proprio.

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Sergio Gelain, presidente di Interporto Padova sottolinea: “Da sempre, Interporto Padova si è contraddistinto dalle altre realtà simili perché, accanto alla missione di soggetto che infrastruttura e realizza piattaforme logistiche, è anche un’azienda che gestisce direttamente attività nella catena logistica ed intermodale. La logistica è oramai una funzione fondamentale per il mondo manifatturiero, che su di essa basa una parte della propria competitività. Abbiamo quindi necessità di mettere a disposizione del sistema produttivo non solo padovano ma di tutto il nord-est, infrastrutture e servizi sempre all’avanguardia: come Interporto Padova abbiamo ben chiaro questo obiettivo e lo perseguiamo tenendo presente alcuni principi che per noi sono basilari. Innanzitutto essere una società sana, con i conti in ordine, e un utile alla fine di ogni esercizio, poi guardare al futuro, ed essere sempre all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e dei servizi offerti agli operatori. Le gru elettriche a portale, la realizzazione di un nuovo gate d’accesso per il Terminal Intermodale, ma anche l’offerta di nuovi servizi come ad esempio la movimentazione dei semirimorchi e l’attivazione del Fast Corridor ferroviario doganale fanno parte di questa strategia e ci permettono non solo di aumentare la capacità del nostro termina , ma di essere sempre allineati alle richieste del mercato”.

Un modello di gestione particolare

Interporto Padova è specializzato nei traffici marittimi, grazie agli oltre 5.500 treni intermodali che lo collegano a Genova, La Spezia, Livorno, Trieste, Koper, Milano/Rotterdam, Londra, Bari, Catania, Cervignano, Marcianise/Caserta. Nel 2018 ha movimentato 291.902 TEU con un trend in salita rispetto ai 286.881 TEU 2017. Una specializzazione che registra un’ulteriore spinta in questi ultimi mesi grazie anche alle nuove opportunità di business con i porti di Shenzhen e Guangzhou e la piattaforma logistica di Shunde sviluppate in sinergia con Ports of Genoa. Un risultato di grande rilievo frutto della partecipazione alla fiera CILF – China International Logistics Fair di Shenzhen e diverse visite presso i porti di Shenzhen e Guangzhou, culminati nell’incontro con la comunità portuale cantonese, cui hanno assistito numerosi carrier attivi fra Cina e Mediterraneo (CMA CGM, OOCL, MSC, ONE, Evergreen, Yang Ming, Hapag Lloyd, Hyundai MM), e nel quale sono state presentate le opportunità di sviluppo degli scambi commerciali fra il sud della Cina ed il Sud Europa, tramite il canale logistico centrato sui Ports of Genoa (primi in Italia per i traffici con la Cina) e l’Interporto di Padova (primo per volume di traffico ferroviario con i porti). Sfruttando le connessioni ferroviarie dirette dei Ports of Genoa con Basilea ed il network di servizi del centro intermodale di Padova (collegato con Genova da 24 treni alla settimana), è possibile servire efficacemente l’intero mercato del Nord Italia e proporre un’offerta competitiva per Svizzera, Austria e Germania meridionale.

Le RMG elettriche nel terminal intermodale

Uno degli interventi più importanti del potenziamento di Interporto Padova è stata l’installazione delle quattro gru a portale elettriche su rotaia, (RMG) oggi pienamente operative nel terminal intermodale in sostituzione delle tradizionali reach staker. Il potenziamento ha compreso anche l’aumento del numero di binari sotto gru, il loro allungamento da 700 a 750 metri utili e la realizzazione di un nuovo gate d’accesso automatizzato dei camion sul lato est dell’infrastruttura. Complessivamente, l’investimento è stato di circa 22 milioni di euro, 12 dei quali riferibili direttamente alle 4 gru e gli altri necessari al resto dei lavori, cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso i programmi CEF 2014 e 2015 con 4,6 milioni di euro. Con le nuove gru il terminal intermodale ha aumentato la propria capacità a più del doppio dell’attuale, senza consumare un solo metro quadrato in più di suolo e l’operatività è più snella al punto che ogni movimentazione costa il 30% in meno di quella fatta con le reach staker.

Al via i servizi intermodali con semirimorchi e cassemobili in aggiunta ai container

Grazie all’installazione delle RMG, all’aumento dei binari del terminal e alla riorganizzazione dei piazzali, Interporto Padova è adesso in grado di garantire carico e scarico dai convogli anche di semirimorchi e cassemobili, per i quali sono disponibili anche ampie aree di parcheggio e stoccaggio. RMG e reach staker (nel terminal di Mercitalia Logistics) sono tutte dotate di piggyback – spreader per la loro movimentazione.

Un’opportunità per gli operatori

Un’opportunità importante per gli operatori, perché la possibilità di trasporto di semirimorchi via ferrovia sta rapidamente crescendo man mano che RFI adegua la sagoma limite delle linee e il transito dei treni merci sulle linee dell’alta velocità, di notte, è stato autorizzato da RFI. Sono quindi possibili collegamenti da e per il centro sud della penisola, in alternativa al tutto strada lungo l’A1 Napoli – Milano e la A14 Adriatica. Interporto Padova, nella sua posizione strategica a poche centinaia di metri dai caselli autostradali della A4 e della A13 diventa così un ottimo punto di partenza/destinazione per queste relazioni intermodali terrestri.

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Pubblicato il
28 Dicembre 2019

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