Piombino al lavoro sugli sponsons ex “Concordia”
PIOMBINO – A volte le immagini dicono più delle parole: ed è il caso del porto piombinese, dove svettano (si veda la foto qui sopra) oltre alle torri eoliche del parco di Torre del Sale anche i quattro grandi sponsons, ovvero cassoni metallici, che sull’area in concessione a PIM sono entrati in lavorazione per diventare la base di un molo a Porto Lotti, golfo di La Spezia. Gli sponsons vengono ripuliti dalle incrostazioni e dalle vecchie vernici, dotati di specifici “orecchioni” di aggancio e predisposti per essere uniti. Partiranno per la Spezia su un apposito pontone, in una o più spedizioni, probabilmente entro il prossimo febbraio.
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L’originale lavoro sugli sponsons – che raddrizzarono e tennero a galla il relitto della “Costa Concordia” dopo il tragico naufragio all’Isola del Giglio – inaugura l’attività di PIM dopo l’impegnativa serie di adeguamenti dell’area alle richieste delle varie istituzioni: ultima la costruzione – di cui abbiamo già scritto tempo fa – delle vasche di raccolta e decantazione delle acque superficiali volute dall’Arpat. Rimane adesso da definire l’utilizzo delle banchine cui PIM ha accesso: ma come riferito nella recente conferenza stampa del presidente dell’AdSP Stefano Corsini, del suo segretario generale Massimo Provinciali e del responsabile dei procedimenti piombinesi Claudio Capuano, l’attuale valutazione da parte dell’Autorità di Sistema delle dichiarazioni d’interesse delle 14 società che hanno risposto all’appello ha come elemento sine qua non la compatibilità delle loro proposte con le esigenze operative di banchina di PIM. Un chiarimento che serve a fare ulteriore luce sullo sviluppo di questo ex piccolo porto e oggi grande realtà di grande futuro.
A.F.
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